È uno degli atti finali di ogni World Gymnaestrada e tradizionalmente uno dei momenti salienti del festival non competitivo della Ginnastica. Quest’anno il FIG Gala, lo show conclusivo organizzato dalla Federazione Internazionale, non è stato da meno con 680 partecipanti provenienti da 17 nazioni diverse: è stato uno spettacolo memorabile al RAI Convention Centre di Amsterdam, palcoscenico in questa settimana della 17ª edizione della Gymnaestrada Mondiale.
Tre “repliche“, due venerdì e l’ultima sabato mattina, per permettere a tutti i quasi 19 mila partecipanti di assistere allo spettacolo. I biglietti sono andati praticamente a ruba per i tre appuntamenti e anche oggi alle 10 le tribune dello stage 2 erano sold out. Il Gala si è aperto con il video sullo schermo di alcuni ginnasti e tecnici che hanno raccontato cosa significhi la Gymnaestrada. Poi la voce fuori campo ha introdotto il tema dello spettacolo, intitolato “Feel the Flow” e incentrato sull’acqua: “Nei Paesi Bassi l’elemento rappresenta la sfida, l’ambiente, il controllo e, soprattutto, la vita”. Se il filo che unisce l’Olanda all’acqua è facilmente intuibile, il regista Michiel Maas ha puntato il focus su cosa significhi invece per gli altri paesi.
Tra i paesi selezionati per partecipare al Gala dalla Federazione Mondiale c’era anche l’Italia, rappresentata dal gruppo La Trottola di Modena che, in luccicanti costumi azzurri e argentati, ha interpretato l’acqua attraverso una serie di forme fluide, rappresentando la mutevolezza dell’elemento naturale con lo stile che da sempre contraddistingue le performance della compagine della Ginnastica per Tutti. Per la società della Federginnastica era la prima presenza allo show finale della FIG, che ha celebrato con i fuochi d’artificio la conclusione della Gymnaestrada di Amsterdam. Le ragazze della società emiliana hanno portato in alto il tricolore certificando, ancora una volta dopo i tanti complimenti ricevuti per l’Italian National Performance di giovedì sera, che la Ginnastica azzurra riesce sempre a stupire.

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