Dopo la 7ª piazza a squadre e il primo posto tra le formazioni europee, a ridosso delle grandi superpotenze della disciplina, e dopo l’ottavo e il nono gradino nel concorso individuale con Lorenzo Bonicelli e Lay Giannini, anche loro leader tra i ginnasti continentali, nelle finali di specialità l’Italia ha sfiorato il podio al corpo libero con Vannucchi che non è riuscito ad approfittare degli errori dei favorirti. Errori che hanno accorciato la classifica. Un esercizio non troppo pulito lo ha penalizzato. Al Volteggio gara stellare ancora del ventunenne di Bagno a Ripoli, il quale ha presentato due salti di caratura mondiale. Peccato perché il livello era talmente alto che, malgrado la sua prestazione, non è andato oltre la quarta posizione. Alle parallele Marco Sarrugerio ci ha fato sognare in una finale dove il cinese Zhang ha conquistato l’oro con un punteggio rarissimo, 16.066, più della nota di partenza degli altri atleti in gara. Al secondo e al terzo posto i due giapponesi.
Le classifiche dimostrano come gli azzurri siano subito dietro ai mostri sacri dell’Est asiatico e primi tra le formazioni europee partecipanti alla manifestazione. Ad ulteriore dimostrazione della qualità degli Italiani il fatto che molte delle formazioni presenti a Chengdu hanno approfittato dell’Universiade come test per i prossimi impegni mondiali. “Torniamo a casa con tanta soddisfazione e con un buon bagaglio di esperienza – ha dichiarato il tecnico Gianmatteo Centazzo, affiancato dal collega azzurro Paolo Quarto – C’è un po’ di rammarico per le medaglie mancate di Vannucchi al volteggio e al corpo Libero, ma in tanti ci hanno fatto comunque i complimenti. Sono felice anche della prova di Stefano Patron. Con qualche decimo un pensiero alle finali poteva farlo anche lui. Nel complesso abbiamo dimostrato che stiamo lavorando bene ed abbiamo messo in mostra una buona ginnastica”.
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