Un giorno speciale, quello del suo 27esimo compleanno, e ancora tanta voglia di vincere e stupire. Classe, furore agonistico e grinta da vendere, in una parola Alessia Maurelli. Classe 1996 con un bronzo a Tokyo, due olimpiadi nel curriculum, e la terza da afferrare ai Mondiali in corso a Valencia. Se dovesse farcela – e glielo auguriamo dal più profondo del cuore, per lei e Martina Centofanti sarebbe la terza, come solo Elisa Santoni ed Elisa Blanchi sono riuscite a fare con la squadra. La capitana delle Farfalle, ai Mondiali di ginnastica ritmica al via da domani in Spagna, si racconta fissando gli obiettivi di un gruppo che ha fatto la storia di questo sport in Italia e non ha nessuna voglia di fermarsi. “Il meglio deve ancora venire” canta Ligabue e sembra davvero un inno alla longevità della stella di Rivoli. La priorità per le azzurre di Emanuela Maccarani è prendersi il pass per i Giochi di Parigi della prossima estate per continuare a scrivere la loro favola sperando che diventi ancora più bella. “Se facciamo tutto come sappiamo possiamo puntare al massimo risultato – racconta l’aviere dell’Aeronautica Militare al telefono con l’ANSA – Siamo qui anche e soprattutto per la qualifica del Cio. Strappare il pass è la nostra priorità. Siamo reduci da una stagione che all’inizio non ci ha viste brillare, soprattutto agli Europei di Baku, ma siamo arrivate qui con sei medaglie di World Cup alle spalle con e una buonissima preparazione estiva a Follonica”. Venerdì 25 agosto è prevista la finale All Around d’Insieme (in palio 5 pass olimpici, escluse Bulgaria, Israele e Spagna, già ammesse), mentre per domenica 27 sono in programma le finali di specialità (5 cerchi e 3 nastri e 2 palle). “Le nostre ambizioni non guardano solo a questi Mondiali ma anche alle Olimpiadi – ricorda la Maurelli che festeggia lo stesso giorno di Stiliana Nikolova, l’individualista bulgara, neo maggiorenne e di nove anni più giovane – Delle squadre medagliate in Giappone siamo l’unica rimasta in gara, per noi è un valore aggiunto e una sorta di responsabilità in più. Il nuovo sogno olimpico? Dopo il nostro bronzo in Giappone, quello di chi è venuto prima a Londra e l’argento di Atene, ci sarebbe ancora libera la casella dell’oro, io sono del segno del leone e sono abituata a combattere. Le nazionali più pericolose? La Bulgaria, Israele e la Cina”. E per la capitana dell’Accademia di Desio oggi è una giornata davvero particolare, che passerà allenandosi con le sue compagne, nella prova podio e sul campo che tra poche ore le vedrà protagoniste: “Se avrò il tempo di spegnere le candeline e mangiare la torta? Certamente sì, per la verità ho mangiato già due fette stamattina. Quando c’è un compleanno festeggiamo sempre tra di noi e cercherò di godermela anche questa volta”.
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