Sofia Raffaeli vince due medaglie d’argento mondiali. Sono l’ottava e la nona meraviglia iridata della giovane carriera della stella di Chiaravalle. Dopo una lunghissima prima giornata di qualificazione, la campionessa uscente di specialità affronta le final eight di cerchio e palla, salendo in pedana, rispettivamente, per seconda e per sesta. E il vulcano marchigiano non scende mai dal podio, conquistando due piazze d’onore che nell’economia della manifestazione, valgono oro. Davanti c’è sempre Darja Varfolomeev, la rivale più pericolosa nell’edizione precedente, in Bulgaria, con la quale sta nascendo un vero e proprio duello sportivo. Con 35.250 al cerchio e 35.200 alla palla, la Raffaeli lotta senza risparmiare colpi di classe. La tedesca, con 35.750 e 35.800 riesce a stare sempre un passo avanti all’azzurra, ma l’impressione è che ne vedremo delle belle, a cominciare da domani, con un programma che le rivedrà entrambe contrapposte con le clavette e il nastro. Terza piazza a sorpresa per l’ungherese Fanni Pigniczki che al cerchio approfitta degli errori di Stiliana Nikolova, scivolata con una perdita e diverse imprecisioni in coda alla classifica. La diciottenne bulgara si riscatta parzialmente alla palla dove riesce a strappare un bronzo, mentre la connazionale Boryana Kaleyn prende due legni, concludendo entrambe le gare ai piedi del podio valenciano. “Sono soddisfatta di queste medaglie, pure se non sono oro valgono come tali – ha dichiarato a Rai Sport Sofia, che dopo cinque ori e due bronzi ottenuti tra il 2021 e il 2022, riempie in Spagna anche la casella vuota degli argenti – Rispetto al Mondiale dell’anno scorso penso di essere uscita dalla pedana addirittura più soddisfatta. Già questo era un piccolo traguardo. Era il giorno inaugurale, bisognava smuovere le acque, capire le sensazioni che si provavano, interpretare l’ambiente ed in questo senso è andata bene. Qui c’è un pubblico pazzesco che faceva il tifo così forte da non farmi sentire il bip di partenza al cerchio. Poi l’attrezzo mi si è messo un po’ storto ed ho avuto una piccola esitazione. Sono contenta di aver reagito come ho fatto, dato che di fronte agli imprevisti sono capace di tutto. Invece sono rimasta concentrata, per rimettermi subito in riga. Spero domani di fare come questa sera, magari qualcosa in più perché si può sempre fare di più. So che posso riuscirci, qualcosa oggi è saltato e spero di fare meglio. Nella nostra disciplina si lavora soprattutto in funzione dell’all around, perché alle Olimpiadi è solo quello che vale. Quindi la gara è ancora lunga. Il testa a testa con Darja? Ben venga, senza competizione non c’è gara”. Con quelle odierne il computo “all time” della FGI sale a 51 piazzamenti mondiali, 12 individuali. Prima della poliziotta marchigiana, allenata da Julieta Cantaluppi e Claudia Mancinelli, soltanto Milena Baldassarri aveva preso l’argento, al nastro ai Mondiali 2018, ora invece diventano tre.
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