La delegazione italiana di aerobica conquista a Bucarest tutti gli ottetti che assegnano medaglie, in tutte e cinque le categorie della disciplina. Nell’individuale maschile Davide Nacci ha il punteggio d’ammissione più alto, 20.600 e precede lo spagnolo Miquel Mane, secondo con 0.350, e il padrone di casa, il rumeno Daniel Tavoc, terzo provvisorio a quota 19.850. Con il settimo totale, un 19 tondo, entra pure l’altro azzurro, Francesco Sebastio. Sono due anche le donne della FGI nella final eight individuale femminile: Sara Cutini ha il quarto personale, 19.500, in scia del trio di testa formato, al momento, dall’ucraina Anastasiia Kurashvili (20.350), dalla francese Maelys Lenclos (20.050) e dalla bulgara Borislava Ivanova (19.550). Strappa il biglietto per l’ultima corsa al podio pure Anna Bullo, ottava a 19.100. Sono due anche i terzetti italiani nella finalissima del trio. Sebastio, Nacci e Cutini con 19.622 sono secondi, di una manciata di decimi, soltanto agli idoli locali, Leonard Manta, David Gavrilovici e Claudia Ristea, leader di giornata con 19.928. Terza piazza per l’Ucraina che insegue insieme ai francesi e all’altra formazione di Luisa Righetti, quella formata da Nicole Alighieri, Arianna Ciurlanti e Alice Pettinari, quinta a 18.818. Doppia coppia infine, perfino nella “Mixed Pairs” e così, grazie a Falera e Rexhepi, secondi, e Colnago e Marras quarti, l’Italia stabilisce un record. Nessuna nazione partecipante vanta due rappresentanti in ciascuna finale di categoria. L’eccezione che conferma la regola – perché ne può passare solo uno per federazione – ce la offre il gruppo. Nacci, Sebastio, Falera, Bullo e Cutini difenderanno il tricolore, insieme e da soli, contro tutto e tutti. Il distacco dalla capofila Romania e di appena 5 millesimi di punto, un battito di ciglia. E uno scroscio di battimani, invece, si meritano i ginnasti di Vito Iaia ed Emanuele Pagliuca, che in due giorni hanno afferrato quanto c’era da afferrare. Non resta che finire il lavoro!
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