Si è rivelata al mondo della ritmica come un vulcano (“dà l’idea di una forza enorme che all’improvviso erutta”, le piace ripetere), da diciassettenne appena intimidita, ma già insaziabile di perfezione e di risultati. In pochi mesi è arrivata a una serie di successi che hanno riscritto la storia della ginnastica, mentre lei, Sofia Raffaeli, è diventata una donna. La nostra Donna dell’anno ai Gazzetta Sports Awards. Impossibile non emozionarsi di fronte alle sue esibizioni, come scegliere quale sia stata la vittoria più importante dell’ultimo biennio, quello che conduce all’Olimpiade di Parigi: gli ori europei al cerchio e clavette, quelli mondiali nell’all-around, al cerchio, nastro, palla e team ranking, o ancora i titoli continentali di palla e clavette e il circuito di Coppa del Mondo quest’anno. Tutte prime volte, vette inesplorate, dove nessuna atleta azzurra dei piccoli attrezzi è mai arrivata. Qualcuno dice che l’anello di brillanti firmato Damiani, simbolo del premio dell’evento RCS, in pratica l’Oscar dello sport, Sofia l’avrebbe dovuto ricevere nel 2022, quando se lo aggiudicò la nuotatrice Benedetta Pilato, ma meglio tardi che mai, come si dice! D’altra parte, nel 2023 Raffaeli ha messo soltanto la parola vice davanti a campionessa, rimanendo sul podio e, in particolare, sulla piazza d’onore, sia ai Mondiali di Valencia sia agli Europei di Baku. Che bello vederla sul palcoscenico dell’MSC Fortuna, mentre riceve l’ambito riconoscimento e insegna a Geppi Cucciari il maneggio del nastro, davanti al mister della nazionale di Calcio Luciano Spalletti, al capitano dell’Italia Mundial del 2006 Fabio Cannavaro, a Giovanni Di Lorenzo, terzino azzurro e del Napoli del terzo scudetto, ad Aurelio de Laurentiis, il patron del club partenopeo, a Giuseppe Marotta, a.d. dell’Inter, allo stesso Urbano Cairo, nelle vesti di presidente del Torino, in pratica al gotha del pallone, schierato per applaudire la Ritmica e la sua étoile individuale. In platea c’erano anche il primo cittadino napoletano Gaetano Manfredi, il vicepresidente FGI Rosario Pitton, in rappresentanza del cav. Gherardo Tecchi, il numero uno della Federtennis Angelo Binaghi con il capitano non giocatore della Coppa Davis Filippo Volandri, il Direttore Sportivo Ducati Corse Paolo Ciabatti al posto dell’assente Pecco Bagnaia, Massimiliano Rosolino e, naturalmente, l’atleta uomo della stagione Gianmarco Tamberi e la stella paralimpica Ambra Sabatini. Tutti i protagonisti dell’appuntamento più rosa dell’anno, la Gazzetta stessa, a cominciare dal suo direttore Stefano Barigelli, si sono complimentati con Sofia, elegante da impazzire, raffinata e forbita nelle sue esternazioni, sorridente e serena, anche quando le chiedono delle Olimpiadi, il sogno scaramantico sulla quale realizzazione sta lavorando insieme a Milena Baldassarri e alla loro allenatrice Claudia Mancinelli, tra le mura familiari della palestra di Fabriano. “Cresco grazie agli errori che ho imparato a metabolizzare. Niente è sacrificio, se c’è la passione non pesa”, dice con una saggezza che va oltre i suoi diciannove anni e che già anticipa la sua laurea in psicologia. “Dedico tutto ciò che ho fatto finora a mio nonno Nello e ringrazio, oltre a tutta la mia famiglia, la Federazione, le Fiamme Oro e la Ginnastica Fabriano che mi sono sempre state vicino. So che presto ci verrà a trovare in palestra anche il ministro Abodi, sarà un’altra grande emozione per il nostro ambiente e per tutta la città”. La serata di gala, davvero imperdibile, andrà in differita su La7, in seconda serata, sabato 16 dicembre. Non perdetevi il sorriso un po’ imbarazzato di Sofia. È qualcosa che scioglie l’anima almeno quanto i suoi esercizi in pedana.
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