Si è tenuto in mattinata l’incontro dell’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, con gli studenti del Collegio San Carlo di Milano nella Giornata nazionale dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Un’iniziativa promossa dalla Diocesi attraverso la Fondazione Oratori Milanesi (FOM) in collaborazione con Auxologico e con lo stesso Collegio San Carlo, per lavorare sulla prevenzione di patologie sempre più diffuse tra adolescenti e preadolescenti (maschi e femmine) con la presentazione di un percorso formativo online a disposizione di educatori, società sportive e associazioni.

All’evento sono intervenuti l’assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso, il presidente di Auxologico, Mario Colombo, esperti del Centro DCA e del Servizio di Psicologia Clinica di Auxologico: lo psichiatra Leonardo Mendolicchio, lo psicologo Gianluca Castelnuovo, l’endocrinologo Leila Danesi. Infine, hanno portato la loro testimonianza Martina Colombari, attrice e conduttrice televisiva, e Viola Sella, ginnasta di punta della nazionale italiana di ritmica, bronzo agli Assoluti di Folgaria 2023. La giornata nazionale del Fiocchetto Lilla coincide con il 155° di fondazione della Federazione Ginnastica d’Italia che prosegue, dallo scorso anno, il proprio percorso di formazione e sensibilizzazione contro ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, tra i motivi principali dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. Viola Sella, già ambassador Laureus Italia, ha prestato la propria immagine all’iniziativa dell’ IRCCS (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) meneghino, alla vigilia della terza prova del Campionato di Serie A ad Ancona, ed ha sventolato il nastro lilla, nel giorno del compleanno federale, come una bandiera di speranza, una mano tesa della comunità ginnica nei confronti di chi soffre di DNA.

Il percorso formativo, elaborato in collaborazione con Auxologico, dal titolo “Come ti nutri?”, disponibile da subito sulla piattaforma online della FOM (www.oramiformo.it), si propone di aiutare gli educatori a riconoscere i sintomi che conducono ai disturbi del comportamento alimentare, anche quelli meno noti come l’ARFID (Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder), l’ortoressia o la vigoressia. Il percorso si concentra sull’importanza dell’educazione alimentare per promuovere scelte sane e prevenire i disturbi. Offre uno sguardo di carattere culturale e sociale e di sostenibilità legato alle scelte del cibo e competenze per definire il ruolo dell’educatore e della comunità. Il compito essenziale di un educatore potrà consistere nel riconoscere, prevenire e gestire tali situazioni, intervenendo nella comunicazione efficace con i minori e favorendo la collaborazione tra famiglia, scuola, sanità, oratorio, sport.

A tal proposito è stata molto interessante la testimonianza di Viola Sella, intervistata dal Capo Ufficio Stampa FGI David Ciaralli, tra gli altri argomenti anche in merito al rapporto con Daniela Vergani, mamma e allenatrice: “Il segreto sta nel distinguere bene ruoli e contesti – ha raccontato la stella della meneghina Forza e Coraggioe con le mie compagne, con le quali passo otto ore al giorno di allenamenti, esiste un rapporto di complicità reciproca: facciamo squadra dentro e fuori della pedana. Finché lo sport rimane gioia, passione, impegno, senza l’ossessione del risultato, non sarà mai un problema. La mia vita nella ritmica è sempre stata un’esperienza sicura, circondata di affetti e cose belle. La mia generazione però ha bisogno d’ascolto e le risposte alle domande mute di chi parla con il proprio corpo devono essere chiare e professionali”.

“Desidero incoraggiare gli oratori della Diocesi di Milano ad approfondire la conoscenza di questo particolare fenomeno della condizione giovanile – dichiara l’Arcivescovo di Milano Mario DelpiniSono preoccupato per la sofferenza lancinante e silenziosa di tanti ragazzi e ragazze: un dolore interiore, che invade e imprigiona il corpo, privandolo di gioia, di speranza e infine anche della vita”. “Il disagio giovanile è per noi una priorità assoluta. In particolare i disturbi alimentari e il disagio mentale sono un’emergenza silenziosa, esplosa dopo il Covid, e la dobbiamo affrontare usando gli strumenti propri delle emergenze” – afferma Guido Bertolaso, Assessore al Welfare della Regione Lombardia. “La tempestività con la quale viene riconosciuto nell’adolescente e nel giovane il disagio che potrebbe determinare il disturbo del comportamento alimentare è fattore di successo per sua prevenzione e cura” – ricorda Mario Colombo, Presidente di Auxologico. “In un contesto come questo la prevenzione è davvero fondamentale – aggiunge Leonardo Mendolicchio – occorre ridurre il numero delle persone che si ammalano e in questo senso fare attività di formazione agli allenatori e agli insegnanti, ovvero agli educatori principali, è fondamentale in quanto possiamo contenere l’impatto di alcuni fattori di rischio o fare una prevenzione secondaria accelerando i tempi di diagnosi e di presa in carico”.

“I giovani hanno bisogno di essere ascoltati e visti nella loro singolarità che nessuna immagine ideale può rappresentare – conclude Martina ColombariUn disturbo alimentare nella sua forma meno grave dal punto di vista strutturale è sempre un appello paradossale all’altro: “se sparisco mi vedi? Puoi perdermi?” Si tratta in questi casi di una domanda, certamente problematica, d’amore. Il consiglio che possiamo dare ai giovani è di ascoltarsi, di parlarsi, di parlare delle loro difficoltà. E di fare un buon uso dei social. Farne un buon uso significa saper giocare con il virtuale senza confonderne il piano con la realtà, fatta di figure umane la cui imperfezione sottolinea al tempo stesso l’unicità di ciascuno”.

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