Ieri dalle 20.00 alle 22.30 l’ItalGAM ha messo piede sul Field of Play della Bercy Arena. Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per un ginnasta olimpico, avrebbe detto Neil Armstrong. Non sono sbarcati sulla luna i “Fantastic Five” dell’artistica azzurra, ma poco ci manca. “Che impressione il campo gara allestito a tema olimpico – ha raccontato in zona mista Mario Macchiati – Quei cinque cerchi fanno un certo effetto, lo ammetto. È strano perché sei abituato a guardarli in tv, invece adesso ci sei dentro, ci cammini sopra. È davvero bello, emozionante. Forse anche troppo. Bisogna stare attenti a gestire i sentimenti e a restare lucidi. Oggi abbiamo preso le misure”. Sul podio per la prova generale c’erano tutti i tecnici – il DTN Giuseppe Cocciaro, gli allenatori Alberto Busnari, Marco Fortuna e Paolo Pedrotti e il capomissione Roberto Pentrella – che hanno accompagnato i loro ragazzi lungo le sei rotazioni, partendo dagli anelli e girando insieme a Svizzera, Turchia e Spagna. “Abbiamo preso confidenza – aggiunge Carlo “Bistecca” Macchini, uno dei più attivi sui social in questi giorni – Ci siamo presi la tranquillità di non essere perfetti al 100%, per dare il massimo sabato. Palazzetto pazzesco, luci fortissime che risalteranno quanto di bello faremo – ride! – ho cercato di emozionarmi il più possibile oggi per essere più concentrato in qualifica. Attrezzatura Gymnova davvero performante. Oggi ho incrociato Tang Chia Hung, che credo sarà uno degli avversari più temibili alla sbarra”. Ma non è solo il taiwanese a destare l’interesse dei nostri atleti. Al Villaggio, infatti, si fanno tanti incontri. “Ho visto Alcaraz e Nadal – conferma Lorenzo Minh Casali – ed ho capito che non mi trovavo in un posto normale. Però, a parte i ginnasti, non ne conosco molti altri. Anzi sì, visto un campione del Mondo da molto vicino…si chiama Nicola Bartolini – conclude l’anconetano tra le risate dei compagni. L’atmosfera è molto buona, la squadra viaggia serena e il gruppo si sta godendo ogni istante, con lo spirito giusto. Lo spirito olimpico, appunto. “Mi sento solo un po’ stanco – dice Yumin Abbadini – non è facile lavorare a questi orari. Ma ci siamo allenati tanto per arrivare pronti”. Ci penserà l’adrenalina a dare la carica al momento giusto, come sa bene l’allenatore del talento bergamasco, quel Busnari che di Olimpiadi ne ha fatte quattro da atleta e che, nel Villaggio, sembra essere tornato nel suo elemento naturale. “Anche se da ginnasta era diverso” – precisa lui! Al termine del Podium Training della terza ed ultima suddivisione maschile il Direttore Tecnico Italiano ha ufficializzato l’ordine di salita agli attrezzi, che sarà il seguente.
• ANELLI: Macchiati/Abbadini/Casali/Bartolini
• VOLTEGGIO: Abbadini/Macchiati/Casali/Bartolini
• PARALLELE PARI: Abbadini/Casali/Macchiati/Bartolini
• SBARRA: Macchiati/Casali/Abbadini/Macchini
• CORPO LIBERO: Macchiati/Abbadini/Casali/Bartolini
• CAVALLO CON MANIGLIE: Macchini/Casali/Macchiati/Abbadini
La formula delle qualificazioni è la solita del 5-4-3 che prevede che su cinque atleti salgano in quattro su ciascun attrezzo con la possibilità di scartare il punteggio più basso. A Mario Macchiati spetterà il compito di inaugurare il giro azzurro e tutta l’Olimpiade della ginnastica italiana. Era dal 2012 che ci mancava il brivido di vedere una squadra vestita di blu su una pedana del CIO. Insieme a Mario, Yumin e Lorenzo completano il trio dei generalisti. Soltanto due di loro potranno accedere alla finale all around del 31 luglio. Il terzo, anche se dovesse rientrare tra i 24, resterebbe a guardare per la regola che impone in finale un massimo di due rappresentanti per nazione. Carlo Macchini e lo stesso Abbadini puntano poi alla finale alla sbarra del 5 agosto, Nicola Bartolini, invece, punterà quel corpo libero che lo incoronò a Kitakyūshū nel 2021. Nessuno dei nostri eseguirà il doppio salto al volteggio – nemmeno il campione sardo che comunque nel primo, quello per la squadra, porterà il Kasamatsu con un avvitamento e mezzo – quindi la rincorsa finale dei 25 metri, di sicuro, non sarà calpestata da piedi italiani.
Photo Volker Minkus (@minkusimages)
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