Si è conclusa la prima delle tre suddivisioni maschili, che vedevano all’esordio olimpico sulle pedane dell’Arena Bercy la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, il Canada e la Germania. Ebbene, la classifica provvisoria vede proprio i britannici in testa con il totale sui quattro attrezzi di 256.561 (CL 43.665 – CM 43.432 – AN 41.300 – VO 44.299 – PA 43.099 – SB 40.766). A seguire gli americani che con il punteggio complessivo di 253.229 (CL 41.899 – CM 42.433 – AN 42.366 – VO 43.166 – PA 43.266 – SB 40.099), precedono i canadesi, terzi al momento, con 247.794 (CL 41.466 – CM 38.999 – AN 41.699 – VO 42.365 – PA 42.699 – SB 40.566) e la Germania, fanalino di coda del primo turno con il personale di 245.395 (CL 40.233 – CM 40.432 – AN 39.766 – VO 42.100 – PA 42.498 – SB 40.366). Anche a livello individuale sono i ragazzi di Sua Maestà ad aver impressionato più degli altri. Jake Jarman guida la graduatoria parziale dell’all-around con 84.897, davanti al connazionale Joe Fraser, staccato di poco più di due decimi a quota 84.666, e al generalista stelle e strisce Frederick Richard, più distante a 83.498. Tra gli specialisti dei gruppi misti si segnalano l’israeliano Artem Dolgopyat, terzo al corpo libero con 14.466, alle spalle di Jarman (14.966) e Luke Whitehouse (14.533), e il greco Eleftherios Petrounias, padrone del Castello degli Anelli con 14.800. Al cavallo con maniglie lo statunitense Stephen Nedoroscik con 15.200 fa meglio, per ora, dell’olimpionico Max Whitlock, staccato di un soffio a 15.166. L’inglese Harry Hepworth, invece, è stato il più lesto sulla rincorsa dei 25 metri, centrando una media di 14.766 (1°salto 14.633 – 2° salto 14.900). In scia però c’è il croato Aurel Benovic, a 14.733 (1°salto 14.566 – 2° salto 14.900). Sugli staggi della mattinata parigina si impone il teutonico Lukas DAUSER che grazie al suo 15.166 respinge l’attacco di Fraser (14.933) e dell’ungherese Krisztofer Meszaros (14.733). Alla sbarra i flash dei fotografi accreditati, tra i quali il nostro Ricardo Bufolin, sono tutti per il croato Tin Srbic che come primo dei ginnasti volanti pone l’asticella da superare sui 14.600 punti

Le qualificazioni maschili iniziate oggi contano un totale di 96 uomini, 12 squadre di cinque ginnasti ciascuna, oltre ad altri 36 atleti individuali. Le prime otto nazionali, i primi 24 ginnasti all-around individuali e i migliori otto di ogni attrezzo si qualificheranno per le finali, con non più di due atleti per nazione, ovviamente. Da tenere d’occhio, con i campioni russi di Tokyo 2020 assenti a Parigi, sono la Repubblica Popolare Cinese e il Giappone, inserite nella seconda suddivisione e in gara a partire dalle 15:30. Subito dietro ci sono Gran Bretagna e Stati Uniti. Le altre proveranno a conquistare un posto al sole, con Germania e Italia, insieme al Canada, migliorato tanto negli ultimi anni, che meritano un’attenzione particolare. Ma la lotta sarà serrata con le agguerrite e attrezzate Turchia, Svizzera e Ucraina, mentre Spagna e Olanda giocano il ruolo delle outsider. La terza suddivisione, quella con gli azzurri, inizia alle 20:00. Tra poco farà la sua apparizione sotto la Torre Eiffel Daiki Hashimoto, il campione olimpico in carica che sul giro completo darà vita ad un duello fenomenale con il campione iridato 2021, il cinese Zhang Boheng. “Sebbene sia la mia seconda Olimpiade – ha detto l’Imperatore, oro anche alla sbarra – sembra un’esperienza nuova. Coglierò questa opportunità e mi esibirò con audacia e sicurezza”. Saranno scintille, ma hanno la pelle d’amianto e i muscoli d’acciaio gli ucraini Illia Kovtun, medaglia di bronzo ai Mondiali del 2023, e il trentenne Oleg Verniaiev, argento alle Olimpiadi del 2016, tornato ai massimi livelli lo scorso anno dopo una parentesi in guerra come volontario. E’ chiaro che i Superman d’Oltremanica e quelli d’Oltreoceano, che abbiamo già visto stamani, non stanno di certo a guardare. Anche il brasiliano Diogo Soares, protagonista di un 81.999 si candida ad entrare tra i magnifici 24, come ci auguriamo due dei tre completi italiani: il numero uno assoluto Lorenzo Casali, il suo predecessore Mario Macchiati e il sesto ginnasta al mondo Yumin Abbadini. Tra gli attrezzi riflettori particolari sul cavallo dove si scontrano nomi titanici, dal leader planetario del 2021 Steven Nedoroscik al due volte campione del mondo Rhys McClenaghan, dal doppio medagliato iridato Ahmad Abu Al Soud al bis-campione olimpico Max Whitlock. Agli anelli Petrounias sembra destinato alla gloria, ma il tifo della Bercy Arena sarà tutto per Samir Ait Said, l’unico francese in gara a Parigi 2024.

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