Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, è morto. Il professore se ne è andato all’improvviso, lasciando un vuoto terribile nel mondo dello sport italiano. Titolare della cattedra all’Università di Farmacia, presidente della Lazio in uno dei momenti più difficili della società biancoceleste, nel febbraio 1986, quando il suo gruppo finanziario acquista il pacchetto azionario di maggioranza da Giorgio Chinaglia. Il 25 luglio dello stesso anno lo cederà al gruppo formato dai fratelli Calleri e da Renato Bocchi. Poi la Federazione Golf dove i tesserati nei lunghi anni dei suoi tanti mandati sono aumentati in maniera esponenziale. Al CONI è stato per anni vicepresidente di Giovanni Malagò, ma il suo capolavoro è stato la Ryder Cup, un successo mondiale con il professore che si scherniva fintamente ben sapendo invece di aver organizzato con la sua squadra qualcosa di eccezionale. Chimenti era stato appena rieletto Presidente della FederGolf per il quadriennio 2025-2028, ottenendo il 71,29% (1.952 voti) dei consensi a fronte del 21,69% (594 voti) dello sfidante Ivan Rota. Oggi, a partire dalle ore 12 e fino alle 18, e domani sabato, dalle 9 alle 12, verrà allestita la camera ardente al Salone d’Onore del CONI. I funerali del professore verranno celebrati sabato alle 14.30 presso la Chiesa di San Roberto Bellarmino in Piazza Ungheria. La Federazione Ginnastica d’Italia, il Cav. Gherardo TECCHI e tutto il Consiglio Direttivo Federale si stringono nel dolore alla famiglia di Franco e agli amici del Golf, e, accogliendo l’invito del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, dispone un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni ginniche che si svolgeranno in Italia nel fine settimana, per onorare la memoria di un dirigente sportivo indimenticabile, che ha fatto la storia.
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