Se c’è una certezza che il 2° Campionato Mondiale di Parkour ha consegnato all’Italia, è la crescita costante della sezione azzurra. Un dato che va al di là della medaglia d’argento conquistata da Andrea Consolini nella Speed, che ovviamente conferma il lavoro svolto in questi anni e le qualità del bresciano, già vicecampione mondiale due anni fa a Tokyo. Il podio di velocità sfiorato dal giovanissimo Luca Demarchi, la finale Freestyle dell’italo-argentino Lautaro Chialvo Bantle, il talento di Fausto Vicari. Il cammino intrapreso dalla Nazionale italiana sembra proprio quello giusto e la rassegna iridata, che si è conclusa domenica a Kitakyushu, in Giappone, ne è stata la conferma: “Nel Freestyle bravo Vicari dopo un periodo complicato di infortuni, questo gli dà la carica per tornare il traceur che conosciamo – traccia un’analisi il Direttore Tecnico Nazionale Roberto Carminucci – il suo è stato un 14° posto che, per tutti questi motivi, vale un podio. Lautaro è stato grintoso, ha portato elementi di alta difficoltà, non lo abbiamo visto sul podio per pura combinazione di tecnica e piccoli errori. In questa specialità ci confermiamo ad alti livelli come in tutte le coppe del mondo”. E a Kitakyushu era assente Davide Rizzi, bronzo nel 2022, a causa di un infortunio: “Sta recuperando, è un atleta di grande esperienza. E poi c’è il giovane Giulio De Carolis, una new entry dalla quale ci aspettiamo tanto”.
La conferma del podio nella Speed accresce la soddisfazione nel bilancio finale. Sarebbe potuta andare ancora meglio, se la finale non fosse stata sospesa per la pioggia? Nessuno può dirlo con sicurezza, ovviamente, ma è impossibile non vedere le potenzialità degli interpreti italiani: “In qualifica potevamo dare ancora di più, in semifinale siamo addirittura migliorati. Resta il rammarico per non aver disputato la finale a sei, Andrea e Luca erano molto carichi. Arrivare secondi a pochi centesimi dal primo dispiace, ma non era scontato per Consolini confermarsi vicecampione. Demarchi è un talento, in finale sono sicuro avrebbe combattuto con i denti”. Al fianco del DTN, lo staff tecnico della Nazionale, con Francesco Venturelli e Marco Bisciaio, nel gruppo completato dal fisioterapista Alessandro Calcinaro: “Mi seguono dal primo momento, stiamo lavorando bene. Il nostro fisioterapista è per noi fondamentale. Siamo una grande squadra”.
Adesso inizierà la preparazione in vista del 2025 che riserverà al Parkour il classico circuito di Coppa del Mondo – al momento sono fissate le tappe di Amsterdam (16-18 maggio) e Montpellier (30 maggio-1° giugno) – e i World Games, in programma a Chengdu, in Cina, dal 7 al 17 agosto: “Il nostro obiettivo non è di creare aspettative ma di costruirle tutti insieme. Portiamo a casa un bel successo, il bottino a ogni trasferta comincia a essere pesante – ha concluso Carminucci – e adesso pensiamo già alla prossima avventura”.
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