“Special Olympics” sa di qualcosa di Speciale e di Olimpiadi…è vero! Rappresenta un movimento con lo spirito olimpico per persone con disabilità intellettiva relazionale. Nato in America da una Kennedy, si è radicato da parecchio tempo in Italia e sta mietendo successi in tutti gli sport. Le ragioni del successo si trovano nei protagonisti, ovvero gli atleti, e la semplicità con cui si fanno le cose e si raggiungono gli obiettivi. Il giuramento dell’atleta Special fa cosi ““Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”. E’ il senso che i ragazzi, gli istruttori e tutti gli addetti ai lavori, danno agli esercizi che eseguono, che permette di raggiungere risultati ai più inimmaginabili. Un pioniere del movimento è stata Zita Peratti, un ex ginnasta olimpica che ha voluto fortemente introdurre il movimento in Liguria che ha permesso anche a persone con disabilità di imparare a fare ginnastica. Dopo la sua scomparsa alcune sue fedelissime, Serenella, Armanda e Rosanna, hanno pensato bene di dedicarle un trofeo che quest’anno è giunto alla XVI edizione e che raccoglie ginnasti e ginnaste da tutta Italia e che accoglie delegazioni da tutto il mondo. Quest’anno erano presenti una delegazione dagli Usa, una dalla Svizzera, una dalla Germania ed una da San Marino. La manifestazione è stata tutta dedicata alla ginnastica, artistica e Ritmica, Femminile e Maschile e nella Ritmica, è riuscita ad essere pioniere dell’avvicinamento dei maschi a questa meravigliosa disciplina. La Ginnastica è uno sport vario, difficile ma emozionante per ogni ragazzo di ogni età. I programmi tecnici permettono anche a persone in carrozzella di fare la propria attività e sentirsi parte di un tutto. Vi sono poi ragazzi e ragazze con grado di disabilità minore, in grado di eseguire esercizi al limite del programma tecnico per normodotati. Al di là dell’aspetto tecnico, a Genova ciascun atleta ha dato il suo massimo gioendo ad ogni esercizio terminato con successo. La gioia è il tema trainante del movimento Special. Nella serata di inaugurazione, era presente anche Gherardo Tecchi, presidente della Federazione Ginnastica d’Italia con il segretario Roberto Pentrella ed Presidente del Comitato regione Liguria. Segno di come Special Olympics ed FGI siano un binomio vincente nel raggiungimento dell’inclusione. A Genova c’era anche una folta rappresentanza del “Team Veneto Special Olympics” con 4 società al cancelletto di partenza, la“BlueKippe di Padova” con 14 atleti in gara, “la Junior 2000 di Cassola” con 17 atleti iscritti, “Il Sorriso di Mira” con 7 atleti in gara e la “SPES Mestre” con 5. La foto di gruppo da la giusta sensazione della numerosità degli atleti e dei tecnici che lavorano con loro quotidianamente, ed insieme a loro a Genova c’era l’ assessore agli impianti ed attività sportive, turismo comune di Genova, Alessandra Bianchi, colpita dall’entusiasmo che i ragazzi sprigionano. Le 4 squadre presenti non avevano tutto il pool di atleti a disposizione vista la lunga trasferta a testimoniare come in palestra le 4 società seguono un numero più grande di atleti ed in continuo aumento. In Veneto, poi, esistono anche altre due società che lavorano nel settore, la Gymnica Vicentina e la Bentegodi Verona. Da qualche anno il Veneto si è innamorato degli “Special Olympics” ed il movimento, guidato da Betty Pusiol, è in espansione perché la ginnastica è un bellissimo strumento per comunicare con i ragazzi con disabilità intelletiva ed è uno strumento che permette a loro di esternare le proprie emozioni e valorizzare le proprie abilità.
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