Ieri a Forlì, nella Sala Campostrino di via Giacomo della Torre, è stato presentato il progetto di allestimento del Museo Nazionale della Ginnastica (Magyc – Museum of the Art of Gymnastic) intitolato al prof. Bruno Grandi, scomparso ormai da cinque anni, il 13 settembre del 2019. Del progetto ne ha parlato Maura Montagna, socia di AdMaiora, la società di progettazione di percorsi e contenuti museali incaricata dal Comune di occuparsi di allestire e preparare le strade all’interno della nuova ‘creatura’: “Sarà un museo in gran parte dai contenuti sensoriali che vogliono rivolgersi a tutti e che si propone di essere illustrativo ma anche educativo. Ci sarà un corridoio che porterà al Tempio della ginnastica dove si troverà il cinema di Magyc con immagini delle Olimpiadi dal 1896 ad oggi. Poi si potranno visitare tre sale dedicate alla ginnastica artistica maschile, a quella femminile e alla ritmica, senza dimenticare il corridoio con i quadri delle Olimpiadi, due dei quali saranno animati, e i laboratori dove cercheremo di portare gli attrezzi della ginnastica di ieri e di oggi e mettere alla prova le abilità ginniche dei visitatori”. L’architetto forlivese Alessandro Lucchi si occuperà della progettazione dei mille metri interni e dei mille esterni e dell’allestimento. Si è arrivati alla fase operativa e ora scatta la ricerca dei filmati d’epoca e degli oggetti vecchi e nuovi legati alla ginnastica, per mostrare l’evoluzione di questo sport e i grandi passi avanti che ha compiuto soprattutto grazie all’opera di Bruno.

Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia (per 24 anni) e della Federazione Internazionale di Ginnastica (dal 1996 al 2016), Presidente Reggente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, componente del ClO. Atleta, insegnante, allenatore, dirigente affermato a livello internazionale Promotore dell’educazione sportiva, delle regole agonistiche e dell’amicizia tra persone e popoli” è la frase scritta sulla targa scoperta ieri durante la giornata di commemorazione in onore di un uomo che, con il suo contributo, è riuscito a lasciare un segno indelebile nello sport e nella vita di tutti.

Un uomo di visione e passione che ha dedicato la propria vita a rendere la ginnastica non solo uno sport più giusto ma anche una disciplina capace di esprimere al massimo i valori umani e l’arte del movimento. Il prof. Bruno Grandi non era solo un dirigente ma un uomo capace di guidare e ispirare chiunque lo incontrasse, un po’ come Virgilio per Dante nella composizione della Divina Commedia. Credeva fermamente che lo sport avesse il potere di educare e unire e ha sempre lavorato perché ciò avvenisse. La sua eredità è legata anche al rapporto umano che ha saputo costruire con atleti, allenatori e dirigenti. Amava ricordare che la ginnastica è una “scuola di vita”, un luogo dove il corpo e la mente imparano a superare limiti e paure.

Ed è proprio quel rapporto umano così distintivo che hanno voluto ricordare ieri non solo i figli Fabrizia, Fabio e il nipote Massimo, ma anche molti colleghi, amici e allievi che sono giunti a Forlì per rendere omaggio alla memoria del “professore”.

“Ringraziamo sentitamente il Comune di Forlì e il Panathlon Club per aver reso possibile questa giornata – i ringraziamenti e le parole dei figli e del nipote di Bruno Grandi, quest’ultimo autore del disegno sulla copertina del libro a lui dedicatoRingraziamo altrettanto sentitamente gli intervenuti e i partecipanti per questa vostra dimostrazione di affetto verso colui che per noi figli è stato semplicemente “il babbo”. Suggestivo anche il luogo scelto. Da qui partì la sua avventura di vita e di carriera, e da qui è iniziata la nostra avventura insieme a lui. Questa era la palestra di ginnastica di Forlì e l’abbiamo conosciuta e frequentata sin da piccoli come luogo di gioco, di svago e, successivamente, anche di sport. Ci ha reso possibile condividere la sua carriera, ma la ginnastica, l’ambiente della ginnastica, è entrata nelle nostre vite sempre in punta di piedi. Da parte sua non è mai stata una forzatura. Una presenza mai invasiva, ma una sorta di famiglia allargata con cui trascorrere tanti momenti sereni, conviviali, in una parola familiari. Era un generoso e autentico altruista e la stima, l’affetto e l’amore che ci ha regalato, è la stessa stima, lo stesso affetto e lo stesso amore che oggi gli vengono riconosciuti. Questo è l’esempio più bello e l’insegnamento più grande che ci ha lasciato. Lo stupore e la meraviglia di oggi sta nel condividere lo stesso amore e lo stesso abbraccio con tutti voi”.

“Tutte le famiglie della ginnastica rispettavano Grandi – ha dichiarato il presidente della Federazione internazionale di Ginnastica Morinari Watanabe – Il progetto di inaugurare un museo è un testamento dell’importanza di questo uomo. La famiglia della ginnastica in tutto il mondo attende con trepidazione l’apertura. A nome della FIG vorrei ringraziare la famiglia di Bruno Grandi, il sindaco Zattini oltre a Malagò e Tecchi. Grandi trasmette coraggio e una grande forza a tutti noi ogni ogni. Grazie Bruno!”

“Non vedo l’ora che si cancelli la parola progetto e si possa tagliare il nastro del museo della ginnastica intitolato ad un Gigante come Bruno Grandi – le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò – Penso sempre a lui quando vengo qui. Bruno Grandi non è solo un nome ma un faro che continuerà ad illuminare il cammino per generazioni. So che l’Amministrazione si sta impegnando su quest’opera, però ci dobbiamo sbrigare. Bisogna che raccontiamo ai giovani chi è stato e quale importanza ha avuto Grandi per Forlì, per il mondo della ginnastica e per tutto lo sport”.

“Una persona che veramente ha fatto cose magiche per lo sport e per indirizzare i nostri giorni verso le buone abitudini, verso quello che rappresenta l’essenza dello sport – ha dichiarato il primo cittadino di Forlì Gian Luca Zattini, accompagnato dall’Assessore allo Sport Kevin Bravi Il museo in suo onore vogliamo che rappresenti veramente quella che è stata la sua missione: un luogo che sia legato ai giovani, alle scuole e che sia un museo che guarda nel futuro”.

“La ginnastica ha avuto uno sviluppo incredibile – le parole del presidente della FGI Gherardo Tecchi, accompagnato dal vice presidente Valter Peroni e dal Segretario Generale Roberto Pentrella Se oggi siamo arrivati a vincere, dopo cento anni da Amsterdam 1924, ben cinque medaglie olimpiche – un record mai toccato – non guardate me bensì chi è venuto prima di me, chi ha seminato per arrivare fin qui. Chi arriva alla fine, sì, fa quel passettino in più, ma i passi da gigante li hanno fatti nel passato. Bruno Grandi prima, Riccardo Agabio dopo, sono loro i giganti che hanno reso grande questo sport”.

“Ho avuto il piacere e l’onore di lavorare per più di un decennio con Bruno – ha detto emozionato il Segretario Generale FIG Nicolas Buompane – Abbiamo viaggiato molto insieme, parlato di tutto. Forse più di ginnastica ma anche della famiglia, della vita. Infatti, personalmente, ho conosciuto due personaggi: il Professor Bruno Grandi, Presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica, il mio boss e un amico, e ciò era molto importante. Quando veniva a Losanna in ufficio, andava da ogni dipendente per salutarlo, per chiedere come stesse e come stava la famiglia. Ho sentito vicino a me un padre, un santo. Conoscere Bruno mi ha reso una persona migliore!”

“Sono molto felice di essere qui oggi e sono onorato dell’invito della famiglia di Bruno Grandi – ha affermato l’olimpionico di Atlanta 1996, Jury ChechiQuando penso a lui mi commuovo sempre perchè ho un ricordo che porto sempre con me nel cuore: l’abbraccio che ci siamo dati ad Atlanta. Io per la medaglia d’oro appena vinta e lui perchè era stato da poco eletto presidente della Federazione Internazionale. Sono sicuro, però, che lui era più felice per il mio traguardo più che per il suo. Questo era Bruno Grandi!”

“Di Grandi parlo in due modi diversi le parole di Bruno Molea, presidente dell’AICS e membro di Giunta Coni – Mi ha preso per mano e mi ha accompagnato nella mia lunga strada da dirigente nel mondo dello sport. Un rapporto bellissimo. Aveva attenzione verso i giovani. Sosteneva il movimento di base perché per lui era la linfa poi per l’attività agonistica. Con Lo sport si educano i giovani e si crea una società migliore. Un precursore che ha cambiato la faccia della ginnastica a livello nazionale e internazionale. Ha introdotto un elemento importantissimo: la tutela dell’atleta che non deve necessariamente arrivare ad una medaglia ma ad essere una persona sempre migliore. Grandi rappresenta sicuramente una pietra miliare dello sport a tutti i livelli. Forlì, una piccola città eppure è una città che ha dato natali a persone incredibili e lui è una di queste”.

La giornata è stata resa ancora più speciale dalle esibizioni, organizzate da Chiara Domeniconi e da Cesare Marchetti, di ospiti di eccezioni quali: Mario Macchiati, Lorenzo Casali e Carlo Macchini – componenti della squadra olimpica di Artistica maschile a Parigi 2024 – accompagnati dal vice campione europeo junior Tommaso Brugnami; Chiara Barzasi per l’Artistica femminile; Tara Dragas, Isabelle Tavano, dell’ASU di Udine, e da tre ginnaste della Gymnica ’96 del presidente Alessandro Fossi (Aurora Benedetti, Martina e Sofia Minotti) per la Ritmica, accompagnate dalle allenatrici Marina Meldoli (GAF) e Spela Dragas (GR). La prima parte della giornata in onore di Bruno Grandi, organizzata presso il Palazzetto dello Sport Romiti, è stata rivolta agli studenti del Liceo scientifico di Forlì “Paolucci de Calboli”, alcune classi della scuola media Girolamo Mercuriale e una sezione della elementare Pio Squadrani alla presenza del Presidente mondiale, Morinari Watanabe, del Segretario FIG, Nicolas Buompane, del DTN Parkour, Roberto Carminucci.

Grazie Bruno per averci insegnato che la vera grandezza non risiede nel risultato bensì nella passione con cui lo si insegue.

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