Un altro grave lutto ha colpito il mondo della ginnastica. È morta all’età di 88 anni Miranda Cicognani, gloria dello sport azzurro, prima portabandiera donna italiana ai Giochi Estivi di Helsinki, nel 1956 (in quelli invernali l’aveva preceduta di pochi mesi Fides Romanin). Nelle foto con il Presidente del Coni Giovanni Malagò, Emanuela Di Centa e il Presidente Onorario FGI Riccardo Agabio. Con tre partecipazioni olimpiche, come Monica Bergamelli, è stata a lungo la primatista delle presenze ginniche femminili a cinque cerchi, prima di essere superata, a Tokyo 2021, da Vanessa Ferrari, fermatasi a quattro. In Finlandia aveva 15 anni, poi prese parte all’edizione del 1956 a Melbourne e del 1960 a Roma, al fianco della maschile di bronzo dei fratelli Carminucci, Franco Menichelli e compagni. Nelle tre rassegne del CIO si piazzò, rispettivamente, al 6º, al 7º e al 10º posto nel concorso a squadre e al 32º al 28º e al 20º posto nell’individuale. Cinque medaglie d’oro, però, sono arrivate dai campionati assoluti italiani. Un filotto, tra il 1956 e il 1962, interrotto solo dalla sorella Rosella nel 1959 e nel 1961. Cicognani, spirata nella notte di martedì, si era sposata nel 1965 e lascia due figli. Ha militato per l’Edera Forlì e poi, conclusa la carriera agonistica, è diventata professoressa di educazione fisica nelle scuole superiori della città, insegnando l’attività motoria a generazioni di forlivesi. Inoltre è stata istruttrice della Nazionale dal 1963 al 1965 e ha partecipato in qualità di giudice internazionale ad altre sei edizioni dei Giochi Olimpici, da Montréal 1976 a Sydney 2000, saltando solamente l’appuntamento olimpico di Mosca 1980. A Montreal fu tra i giudici che per la prima volta nella storia assegnarono il voto 10 (alla rumena Nadia Comăneci). In Canada, nell’Italdonne c’era anche Donatella Sacchi, attuale presidente del Comitato Tecnico FIG di Artistica femminile, che ricorda la Cicognani come una grande lady della ginnastica, stimata e ammirata da tutti: “Con Miranda ho fatto il mio battesimo come giudice internazionale ai Mondiali di Losanna del 1997, condividevamo la stessa stanza. Lei è stata sempre un mito nell’ambiente, mi hanno trasmesso le loro condoglianze tante colleghe straniere che l’hanno conosciuta da vicino. Posso dire che mi ha insegnato molte cose e che la porterò sempre nel cuore”. Nel 2012 fu premiata dal Panathlon Club insieme a tutti gli atleti forlivesi che hanno partecipato alle Olimpiadi. Non sono previste cerimonie pubbliche di commiato, né religioso né civile. La Federazione Ginnastica d’Italia, a cominciare dal suo presidente nazionale Gherardo Tecchi, dal CDF e dal Comitato regionale Emilia Romagna guidato da Corrado Dones, esprimono il proprio profondo cordoglio per una stella che si è spenta dopo aver segnato a lungo la via.
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