Si è conclusa con grande entusiasmo la prima parte di gara All-Around junior (annate 2010–2011) della decima edizione dell’Aphrodite Cup, andata in scena ad Atene. Il torneo ha visto in pedana oltre ottanta giovani ginnaste provenienti da tutto il mondo, pronte a contendersi non solo il podio del concorso generale, ma anche l’accesso alle prestigiose finali di specialità.

A dominare la competizione è stata la talentuosa Akmaral Yerekesheva del Kazakistan, che ha impressionato per eleganza e precisione, totalizzando un punteggio complessivo, a cerchio e palla, di 51.250. Alle sue spalle si è piazzata la bulgara Magdalena Valkova, che con due esecuzioni solide ha ottenuto un ottimo 49.300, seguita dalla statunitense Natalie De La Rosa, che ha chiuso terza oggi con 49.050 punti.

Ma come da regolamento, alle finali di specialità potrà accedere soltanto una ginnasta per nazione per ciascun attrezzo. Questo ha inevitabilmente escluso alcune ginnaste ben piazzate in classifica generale, ma garantisce una rappresentanza ampia e variegata nelle finali, favorendo la competizione internazionale.

L’Italia è stata rappresentata da Carol Michelotti, autrice di un’ottima prima prova da 47.600 punti, mentre per la Grecia a staccare il pass è Anastasia Maria Kagkalou. Anche l’Estonia ha trovato la sua finalista in Anna Marii Hoop, così come la Georgia con Nita Jamagidze, protagonista di un eccellente esercizio al cerchio. Undicesima Ginevra Bindi dopo i primi due attrezzi. L’azzurrina ha messo insieme 46.100 ed è pronta per la gara di domani a clavette e nastro.

Tra le altre nazioni qualificate troviamo la Polonia con Mariia Schybanova, il Messico con Ana Luisa Abraham e la Francia con Yseult Zavagno. Per la Germania ci sarà Alisa Datsenko, mentre per Cipro è stata selezionata Ekaterina Sharova. Completano il quadro delle qualificate nazioni come Lussemburgo, Egitto, Slovacchia, Ucraina, Belgio, Svizzera, Australia, Andorra, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e persino il Kuwait – segno della grande varietà di partecipazione e dell’alto livello raggiunto da molte federazioni emergenti.

In attesa delle finali, resta l’emozione di una gara che ha messo in luce giovani promesse pronte a diventare protagoniste sulla scena internazionale. L’Aphrodite Cup si conferma ancora una volta un palcoscenico fondamentale per la crescita della ginnastica ritmica, e uno spazio dove talento e passione si incontrano nel nome dello sport.

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