Oggi sul Corriere della Sera sono uscite purtroppo una serie di inesattezze che meritano una precisa rettifica, a beneficio dei lettori, a tutela del corretto operato degli uffici federali, del rispetto delle norme e dell’onorabilità dei professionisti che operano nel settore.

Il Safeguarding office FGI nasce con delibera 47/SG del 22 marzo del 2022. La Ginnastica fu una delle prime Federazioni a munirsi di questa figura, introdotta dal decreto legislativo 39/2021. L’ufficio presieduto dal Prof. Avv. Pierluigi Matera contava, in qualità di vicepresidente, sulla persona di Silvia Salis, Vicario Coni, e venne istituito molto prima delle denunce a mezzo stampa di Nina Corradini e Anna Basta. È falso e fuorviante, quindi, scrivere, come fa a pag. 51 l’edizione odierna del Corriere della Sera, testata solitamente molto attenta e precisa, che “quando nel 2022 (ad ottobre, nda) emersero i presunti maltrattamenti all’Accademia della ritmica di Desio, il presidente della FGI Gherardo Tecchi attivò in fretta un organo di Safeguarding per monitorare gli abusi fisici e psicologici nelle palestre, in parallelo con le inchieste della Procura Federale”. L’ufficio di salvaguardia italiano esisteva ed era già operativo da sette mesi rispetto alle denunce sull’Accademia di Desio, mentre quello mondiale, nato nel 2018, era ed è tuttora presieduto dall’italiana Donatella Sacchi, confermata anche per il quadriennio in corso. A Liverpool, durante il Safe Sport Journey Symposium, al quale prese parte anche Alex McLin, direttore della Gymnastics Ethics Foundation (GEF), il Prof. Avv. Matera venne invitato a descrivere il modello SO della Federazione Ginnastica d’Italia, un esempio per tante altre Federazioni, che allora erano ancora sprovviste di questa importante istituzione.

In merito a quanto scrive il Corriere della Sera che dell’attuale SO federale si sarebbero “perse le tracce”, va chiarito, per correttezza di informazioni, che il Safeguarding Office decade alla fine di ciascun quadriennio olimpico e così è stato il 1° marzo del 2025, quando si è celebrata la 98ª Assemblea Nazionale Ordinaria che ha eletto la nuova dirigenza. Il Prof. Avv. Francesco Di Ciommo, con funzioni di presidente, e il Prof. Avv. Marco Naddeo, come componente effettivo, hanno dato però la loro immediata disponibilità per garantire il funzionamento dell’ufficio, presidio imprescindibile, che, anche in questo mese di normale transizione, ha proseguito ad offrire il proprio servizio di salvaguardia a tutti i tesserati FGI, senza soluzione di continuità. C’è sempre stata una persona a disposizione nella segreteria dell’SO presso la sede di Viale Tiziano 70 e l’indirizzo e-mail safeguardingofficer@federginnastica.it non ha mai smesso di funzionare.

Giovedì scorso il Presidente Facci ha firmato le nuove “Safeguarding Rules and Regulations” ed ha aggiunto all’ufficio (l’Office) – che da modello di regolamento Coni potrebbe prevedere anche una figura monocratica, il cd. Safeguarding Officer – altri due componenti effettivi con specifica competenza in materia: il Prof. Avv. Ettore Batelli, S.O. della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPES), Ordinario di Diritto Privato e Diritto Sportivo presso l’Università Roma Tre, con una lunga pratica in diritto di famiglia e titolare della Clinica Legale di Tutela dei Minori, da lui stesso promossa nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo; Cristina Varano, avvocato civilista con precedenti collaborazioni come procuratore in molte altre federazioni sportive (FIJLKAM, FIPE e FIPCF, aggiunto nella FISE) e Discipline Associate (FISB), nonché come Giudice Unico Supplente presso la FITET e effettivo della Commissione Federale d’Appello della FIDS, con esperienza proprio in procedimenti di abusi, violenze e discriminazioni su minori.

Per conoscere meglio l’attività del Safeguarding FGI c’è un’apposita area sul portale www.federginnastica.it dove sono pubblicate anche le “10 regole d’oro della ginnastica” e le pillole della campagna di sensibilizzazione avviata dall’area comunicazione federale con cinque testimonial ginnici, uno per sezione. Quindi non c’è stata alcuna “risposta” federale a richieste della GEF, ma un normale e previsto avvicendamento, e la “rivoluzione”, come scritto dal giornalista, è frutto del fatto che, nel frattempo, il Prof. Gianfranco Dalla Barba, purtroppo, è deceduto il 21 novembre 2024, il Prof. Luigi Mazzone è stato eletto presidente della Federazione Scherma, il 19 gennaio 2025, la dottoressa Silvia Salis a metà febbraio ha ufficializzato la sua candidatura a Sindaco di Genova, il Prof. Avv. Pierluigi Matera e la giornalista ex atleta e olimpionica Novella Calligaris hanno assunto altri incarichi di prestigio. Ben cinque dei sette componenti del precedente Ufficio.

Per quanto riguarda le professionalità presenti nell’attuale board e la mancanza, sollevata dal Corsera, di figure che operano in ambito sanitario e psicologico – premesso che il CONI nella delibera n. 255 del 25 luglio 2023 fornisce soltanto un’indicazione di principio in un comma espressamente facoltativo di un documento allegato che si presenta come modello adattabile o implementabile a discrezione delle singole federazioni – ebbene si dimentica che le Nazionali di Ginnastica portano sulla maglia il logo dell’Istituto Auxologico Italiano, in funzione di una sponsorizzazione sociale, una partnership medico-formativa con l’ospedale leader nella lotta ai disturbi del comportamento alimentare (DCA). L’SO, dunque, può chiedere in ogni momento la consulenza di alcuni dei migliori psicologi e psichiatri al mondo, a cominciare dal prof. Leonardo Mendolicchio, tuttora al fianco dei tesserati FGI che, nel più totale anonimato, possono usufruire di visite gratuite fino alla prima diagnosi. Se non bastasse, la FGI ha costituito un albo di dieci psicologi e psicoterapeuti specializzati nello sport proprio a supporto del Safeguarding Office e, per estensione, dei tesserati FGI interessati. Sul sito federale, in “Federazione trasparente”, alla lettera L – “Bandi gara e contratti”, sono pubblicati nomi, cognomi, contatti, compensi e onorari.

Per quanto riguarda, infine, la figura del nuovo procuratore federale – il precedente, l’avv. Michele Rossetti è stato rimosso a metà gennaio, ma si tralascia di dire che lo ha fatto un altro organo endofederale, ossia la Commissione di Garanzia della FGI – il relativo bando non è “comparso”, come scrive il Corriere. Al contrario, in relazione alla posizione vacante dal 10 febbraio scorso – coperta temporaneamente dal procuratore aggiunto Lorenza Mel, onde garantire senza interruzione il corretto funzionamento del sistema di giustizia sportiva ai sensi dell’art. 17 quater comma 7 dello Statuto federale – il 28 marzo u.s. è stato regolarmente pubblicato – a seguito del mandato che il primo CDF utile del nuovo esecutivo, quello del 26 marzo, ha dato agli uffici per espletare la procedura – un invito a manifestare interesse per assumere l’incarico di procuratore federale. I requisiti non li stabilisce il Presidente Facci, bensì le disposizioni dello Statuto Federale (artt. 17 quatter e 17 quinquies) – approvato dal Coni – che replicano, a loro volta, il Codice della Giustizia Sportiva (art. 26 comma 2), approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Le domande di partecipazione potranno essere trasmesse entro e non oltre la data del 27 aprile 2025, alle ore 12:00, esclusivamente a mezzo PEC. E non avrebbe senso – né il Presidente federale potrebbe farlo motu proprio – introdurre ulteriori requisiti “specifici e stringenti”, come invoca impropriamente l’autore dell’articolo – ad esempio esperienza nel caso di abusi su minori o in procedimenti penali sportivi – perché un procuratore federale non si occupa solo di quel genere di casi o di minori ed è lecito augurarsi che professori e ricercatori universitari in materie giuridiche, magistrati e avvocati dello Stato – questi i requisiti inderogabili previsti dal Codice – abbiano le conoscenze e gli strumenti professionali per valutare qualsivoglia tipo di denuncia.

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