Un’altra straordinaria prova di classe e determinazione per Sofia Raffaeli, che conquista la medaglia di bronzo nella finale al cerchio alla prima tappa di Coppa del Mondo di ritmica a Sofia, confermandosi tra le protagoniste del panorama internazionale. In una competizione serratissima, l’azzurra ha ottenuto un punteggio di 28.400, che le è valso un meritato terzo posto dietro alla bulgara Stiliana Nikolova, oro con 29.500, e all’ucraina Taisiia Onofriichuk, argento con 28.850. Un podio di assoluto prestigio, in cui il bronzo olimpico a Parigi 2024 ha saputo imporsi grazie a un’esibizione intensa ed elegante.
L’agente delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, già plurimedagliata a livello mondiale e continentale, ha dimostrato ancora una volta di essere una delle ginnaste più complete e spettacolari del circuito nonostante un esordio in salita durante le qualificazioni. La sua routine al cerchio ha incantato il pubblico dell’Armeec Arena per espressività, originalità e padronanza tecnica. Nonostante la pressione di una finale ad altissima tensione, l’atleta italiana ha saputo mantenere il sangue freddo e offrire una performance quasi impeccabile.
“Sono abbastanza contenta della mia gara, sicuramente potevo fare meglio – ha dichiarato la ventunenne della Ginnastica Fabriano – È solo il punto di partenza della stagione, adesso si torna in palestra a lavorare per le prossime gare, dove proveremo a fare di più. Per il momento va bene così!”.
Il podio conquistato oggi in Bulgaria è solo l’ennesimo capitolo di una carriera già straordinaria, ma che promette ancora tante emozioni e successi. E il tricolore, anche oggi, ha sventolato alto tra le stelle della ginnastica mondiale.
“Siamo all’inizio di un nuovo percorso, con tutti esercizi nuovi – ha aggiunto la sua allenatrice, Claudia Mancinelli – Non era facile rientrare in pedana dopo le Olimpiadi. Sofia ha cercato di controllare, puntando sulla parte espressiva, è probabile che sia mancato qualcosa con l’attrezzo, perché non tutto è uscito correttamente, però siamo contenti di tornare a casa con questa medaglia di bronzo”.
In una gara dove mancavano otto delle dieci finaliste olimpiche, comprese le altre due medagliate – l’oro tedesco Darja Varfolomeev e l’argento bulgaro Borjana Kalejn, che si è ritirata ed oggi ha premiato proprio la Raffaeli – negli altri attrezzi si è imposta una delle due che si sono rimesse subito in gioco: oltre all’azzurra, infatti, ha brillato l’astro nascente del nuovo quadriennio, la gialloblu Onofriichuk, classe 2008, allenata da madame Deriugina, leader odierna anche a clavette (28.900) e nastro (27.450), mentre alla palla ha fatto il bis l’idolo di casa, la Nikolova con 28.950.
Tra le squadre, assenti Italia, Cina e Israele, in pratica tutto il podio parigino, la Bulgaria vince con i 5 nastri (24.400), e la Spagna nel misto, tre palle e due cerchi, con 25.750. Tantissimi errori, anche tra i gruppi che sono riusciti a strappare una medaglia, a dimostrazione che gli Insiemi, molti dei quali con gli organici completamente rinnovati, sono al momento tutti cantieri aperti, in vista degli appuntamenti più importanti dell’anno, gli Europei di giugno a Tallinn, la finale di Coppa a Milano, dal 18 al 20 luglio, e i Mondiali di Rio de Janeiro a metà agosto. Le altre big, incluse le Farfalle e il Brasile, usciranno allo scoperto quando saranno pronte e allora ci sarà da divertirsi!
No responses yet