Cinque medaglie hanno impreziosito la terza giornata del 35° Campionato Europeo di Artistica femminile, quella dedicata alle finali di specialità senior. Abbiamo incontrato le protagoniste azzurre in zona mista per farci raccontare le emozioni a caldo dopo l’incetta di successi continentali.
Manila Esposito
Quando sei arrivata qui a Rimini ti immaginavi un risultato del genere? “No, non mi aspettavo per niente di riuscire a prendere tre medaglie, d’oro soprattutto. Ho dato il massimo in tutte le gare e sono riuscita comunque a salire sul podio. Quando riesco a eseguire gli esercizi come voglio acquisisco un po’ più di sicurezza, di volta in volta sempre di più, quindi queste medaglie mi aiuteranno a prendere ancora più sicurezza in me stessa. Sono molto felice perché questo significa che sto lavorando bene e sono riuscita a migliorare ancora di più, quindi spero di continuare così. Che cosa c’è stato in più rispetto ad Antalya alla trave? Un po’ più di esperienza, non era la mia prima finale quindi ho cercato di gestire meglio le emozioni. Al corpo libero invece ho vinto l’oro come Vanessa Ferrari, un paragone che fa un po’ paura, cercare di seguire le sue orme è un’emozione, per me è un idolo. La coreografia e la musica l’ha scelta Rodica Demetrescu. Era l’ultimo attrezzo oggi, ho cercato di raggruppare tutte le forze per dare il massimo. Queste altre medaglie a chi le dedico? Sempre alla mia famiglia e ai miei nonni, Maria e Alfonso e Grazia e Raffaele. La mia allenatrice Camilla Ugolini penso non potesse essere più felice di così”.
Alice D’Amato
“Sono salita sulle parallele, non ho fatto il collegamento, però ho cercato di portare a casa l’esercizio migliore, fatto bene, e sono davvero contenta. Ho riconfermato la medaglia d’oro sugli staggi e al momento non riesco a realizzare ancora però sono davvero emozionata perché dopo aver conquistato un altro oro anche l’anno scorso e poi essere arrivata da una medaglia di bronzo e d’argento negli anni precedenti è davvero importante per me, soprattutto perché quando si è ai vertici bisogna saper dimostrare di essere sempre lì ed è la cosa più difficile, io ci sono riuscita e sono davvero contenta. Voglio dedicare questa medaglia d’oro a mia sorella Asia perché ci avevamo promesse di riuscire a rivincerla, quindi questa medaglia va a lei. Europeo in casa, tantissima gente, un pubblico caloroso: di questa esperienza mi rimane il bello delle medaglie, però anche il dispiacere dell’infortunio di Asia, che per me è una delle cose più importanti. Domani c’è una finale di squadra e incrociamo le dita, non voglio dire niente”.
Elisa Iorio
“Prima di salire ammetto che un po’ di agitazione c’era, ma era quell’ansia da gara, quindi si trasforma nell’adrenalina giusta per dare il meglio di me. L’esercizio sono riuscita a farlo tutto collegato e non posso essere più contenta di così: c’è sicuramente ancora tanto da lavorare e da pulire, però sono molto contenta. Questa medaglia la vorrei dedicare in primis al mio ragazzo Yumin Abbadini, ai miei genitori e a tutta la mia famiglia. Dopo la finale a Kitakyushu speravo di potermi giocare un’altra finale, finalmente ci sono riuscita dopo tanti anni di sacrifici e soprattutto dopo tanti infortuni. L’infortunio di Asia? C’è molto rammarico perché non è bello perdere una compagna, soprattutto sorella: le voglio augurare un grandissimo in bocca al lupo e spero che possa tornare il prima possibile a gareggiare con noi. Volevo anche ringraziare tantissimo la famiglia delle Fiamme Oro perché è anche grazie a loro se tutto questo è successo”
Angela Andreoli
“Che sapore ha un bronzo in casa? È un’emozione fortissima, perché è il mio secondo bronzo europeo a corpo libero, quindi sono veramente felice. In casa poi si è sentito molto di più, c’era tanto calore del pubblico, e questo ha aiutato noi, ma anche tutti gli altri, quindi sono molto felice. Manila Esposito è fantastica, io l’ho sempre detto e continuerò a dirlo, anche come persona mi ha sempre aiutato e supportata in tutto, anche in palestra, quindi è una persona fantastica e si merita tutto questo. Domani c’è la finale per team, saremo una squadra unita, quindi speriamo vada tutto liscio, come sappiamo fare noi, e puntiamo in alto. Se alla vigilia immaginavamo di vincere tutte queste medaglie? Personalmente no, l’idea era quella, siamo venute qua per questo, quindi ce l’abbiamo fatta, meglio così”.
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