Spettacolo fino all’ultimo attrezzo al PalaWanny di Firenze, brividi da cuore in gola per un testa a testa senza precedenti, con suspense e tensione da film thriller come non si vedeva da anni nella ginnastica artistica, anche a livello internazionale. La formula della sfida dei “trielli”, specialità per specialità, si esalta fino ad accompagnare gli spettatori (un migliaio circa sugli spalti dell’impianto di San Bartolo a Cintoia, molti di più incollati alla tv) nell’ultima e decisiva rotazione, il corpo libero femminile e la sbarra maschile.Tra gli uomini conferma il titolo GAM assoluto la Virtus Pasqualetti di Giorgio Luzi, che, grazie ai suoi 26 punti speciali, porta il quinto scudetto a Macerata, dopo quelli del 2013, 2016, 2020 e 2023. Il 13.250 conclusivo di Matteo Levantesi alla sbarra sugella – dopo una cavalcata di tre ore, oggi pomeriggio, e dopo tre prove di regular season a Montichiari, Ancona e Ravenna – la vittoria dei ragazzi di Sergiy e Andrij Kasperskyy, con il punteggio sul campo di 164.450. Ma, soprattutto, con due punti speciali in più rispetto alla Gymnastic Romagna Team di Roberto Germani e Nicoletta Martinini, seconda a quota 24. Lorenzo Casali e soci avevano condotto la classifica per gran parte della Final Six, chiudendo però sulla piazza d’onore con 163.900. Terza posizione per la Spes Mestre di Gianmatteo Centazzo a quota 22 e 162.150 punti reali. Levantesi, l’agente delle Fiamme Oro Mario Macchiati – compagni in maglia azzurra e di bronzo agli Europei di Rimini – Tommaso De Vecchis, Andrea Cingolani, Filippo Castellaro e il veterano Paolo Principi si cuciono così il tricolore sul body giallo maculato, mentre gli sbandieratori fiorentini rullavano i tamburi.
Altrettanto emozionante la sfida delle donne, dove prevale a sorpresa la Ginnastica Civitavecchia, che con 30 punti interrompe il dominio decennale della Brixia, ferma a 27. Era dal 2014, ovvero da 38 gare consecutive, che le bresciane non scendevano dal gradino più alto del podio dei grandi attrezzi rosa. L’ultima a salire in pedana e a chiudere la sfida GAF è proprio la regina continentale Manila Esposito che con un imperioso 14.200 regala alle laziali il primo titolo della loro storia e di quella dell’intera regione. Non era mai accaduto prima, dall’edizione inaugurale del 1986, che lo scudetto femminile uscisse dalla Lombardia, eccetto la parentesi delle piemontesi della Ginnastica Torino, nel 1991. L’agente Esposito, l’altra campana Nunzia Dercenno, July Marano ed Emma Recchia, classe 2011, negano il 22° titolo alle altre Fate della Polizia – Martina Maggio, Giorgia Villa, Elisa Iorio – e ad Angela Andreoli, malgrado un totale tecnico inferiore (160.550 contro 162.750 delle leonesse lombarde). E proprio nel giorno del compleanno del plurimedagliato presidente brixiano Folco Donati. Bronzo per la neopromossa Libertas Vercelli di Federica Gatti ed Enrico Pozzo che con 15 punti e il complessivo di 149.900 festeggia nel firmamento del Trofeo San Carlo Veggy Good.
Osservatore interessato il DTN Enrico Casella, che dall’accresciuta concorrenza interna potrà far tesoro per le future campagne oltreconfine. Alla presenza del numero uno FGI Gherardo Tecchi, del presidente del Comitato Toscana Fabrizio Lupi, dell’Assessore allo Sport del comune gigliato Cosimo Guccione e di Mauro Selvi, presidente della Ginnastica Poggetto, sono state consegnate anche le targhe del corpo dei Vigili del Fuoco di Arezzo in memoria di Giuseppe Pasquini e sotto gli occhi commossi della moglie Marga. Sono intervenuti anche il primo dirigente gruppo Fiamme Rosse Lamberto Cignetti, il funzionario responsabile Marco Covani e direttore tecnico Matteo Parri. La finalissima 2024 rimarrà senz’altro nella storia federale e nel cuore di tutti i presenti e di coloro che hanno potuto seguirla in diretta su Rai Sport HD (e tuttora disponibile on demand su RaiPlay con la telecronaca di Marco Fantasia e i commenti tecnici di Ilaria Colombo e Andrea Massarto) grazie al lavoro straordinario del team del Poggetto guidato da Martina Peruzzi e Lara Poggiali.
No responses yet