Se Sofia ieri aveva conquistato la pole position, oggi in qualifica le Farfalle strappano la prima fila. La ritmica italiana continua a primeggiare, almeno in queste prime fasi, comunque non scontate, vista l’uscita di pista della Nikolova, per rimanere nella metafora automobilistica, e il testacoda odierno di Brasile e Spagna, fuori dai Giochi, in tutti i sensi, prima e seconda riserva invece di titolari dei posti di vertice pronosticati alla vigilia. Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Laura Paris strappano il biglietto per la final eight con il secondo totale, 69.350, frutto del miglior esercizio di giornata ai cinque cerchi, premiato con uno stratosferico 38.200, e di un 31.150 nel misto. Il sesto parziale con il doppio attrezzo – comunque sufficiente per garantire alle azzurre la finale di domani (a partire dalle 14.00) – è stato la naturale conseguenza di un brutto nodo ad un nastro che ha, di fatto, vanificato molte delle successive difficoltà. In testa c’è la Bulgaria con 70.400, staccata di un punto e spicci. “Mi va bene così – ha dichiarato la Maccarani in zona mista – la seconda piazza ci dà la carica senza avere la pressione del primo. Le ragazze sono perfettamente consapevoli di quello che possono fare. Questa squadra è da medaglia!”. Terzo posto provvisorio per l’Ucraina che sta mostrando tutta la qualità e la bellezza della sua scuola. Dopo l’exploit tra le individualiste di Taissiia Onofriichuk, l’Insieme della Deriugina si segnala con un 68.950 e il punteggio più alto, 33.500, con palle e nastri. A completare l’ottetto magico c’è una altrettanto sorprendente Francia, quarta con 68.800 sulle ali d’entusiasmo dell’Arena Porte de La Chapelle, la Cina (67.900), forse un po’ più in dietro di dove ce l’aspettavamo, Israele, anche loro poco convincenti con 67.150, Uzbekistan e Azerbaijan, con 64 e 62. Restano a guardare brasiliane e spagnole, con le prime che sbagliano nel misto e le iberiche nei cerchi. Per loro, come per Messico, Germania ed Egitto Parigi finisce qui. “È stato un bel debutto – ha aggiunto la capitana Alessia Maurelli – Siamo entrate molto concentrate e abbiamo rotto il ghiaccio con un’esecuzione molto pulita ai cerchi. Abbiamo tolto qualcosa, qui si può fare addirittura meglio. Ai nastri c’è stato un piccolo problema ma siamo riuscite a gestirlo. Sapevamo che la gara era imprevedibile e quindi c’eravamo messe in testa di portare a casa la qualifica senza fare errori. E ci siamo riuscite. Vedere Sofia e anche Milena (che poi sono in camera con noi), ci ha caricato tanto. È stata una festa ridotta, perché in fondo è soltanto una qualifica, però abbiamo passato una bella serata insieme. Brasile e Spagna fuori? È la dura legge dello Sport, questi sono i Giochi Olimpici, una gara secca, ci sono dei favoriti in partenza, ma poi non nulla. Vince chi riesce meglio ad adattarsi e a rimanere concentrati, sgombrando la mente da pressioni esterne. Mi dispiace per le ragazze, che sicuramente ci credevano. Io e Martina lo sappiamo bene, siamo arrivate quarte a Rio de Janeiro, quindi ciò che conta davvero, come ho detto ieri anche alle mie compagne, è conservare un bel ricordo, al di là delle medaglie”. Se poi le due cose coincidono, è meglio!

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