I numeri delle Olimpiadi di Parigi parlano di un’edizione da primato per l’Italia e per le donne in particolare: l’oro conquistato dalla Nazionale femminile di volley è solo l’ultima ciliegina sulla torta. Viene confermato, infatti, il numero complessivo di medaglie di Tokyo ma con tre medaglie d’oro in più grazie alle imprese delle atlete che ne hanno vinte ben sette su dodici, tra le quali la nostra Alice D’Amato, oltre a due in competizioni miste. Nell’artistica femminile, però, oggi si registra un’importante rettifica, che per fortuna non riguarda il nostro Paese A seguito della pubblicazione della decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS), la FIG ha confermato che i risultati della finale al corpo libero GAF di lunedì 5 agosto 2024 sono modificati in conformità alla stessa. Pertanto alla statunitense Jordan Chiles viene ripristinato il punteggio iniziale di 13.666, che era stato modificato in seguito ad un ricorso da considerarsi però irricevibile, così a detto il CAS, in quanto presentato quattro secondi oltre il tempo massimo consentito del minuto. La classifica dell’ultima delle finali per attrezzo viene così modificata, togliendo il bronzo all’americana, che scivola in quinta posizione davanti alla D’Amato, e consegnandolo al collo della rumena Ana Barbosu, al terzo posto con un punteggio di 13.700. Il pari merito con la connazionale Sabrina Maneca-Voinea era già stato sciolto per il parziale d’esecuzione più alto a favore di Barbosu. In funzione di questa decisione viene leggermente rivisto il medagliere che vede sempre gli States in testa con 9 titoli (3 O. – 1 A. – 5 B.), davanti a Giappone e Cina. Ai 16 paesi premiati nei grandi attrezzi si aggiunge però anche la Romania, in decima posizione con Grecia e Cina Taipei. Nel medagliere, invece della Ritmica, al comando ci sono Germania e Cina con un oro ciascuna, la Bulgaria e l’Ucraina, seconde con i rispettivi argenti e l’Italia, terza con due bronzi. Da notare però che la FGI è l’unica federazione a salire due volte sul podio su i due unici concorsi dei piccoli attrezzi. Qualunque sia la finale olimpica, individuale o di squadra, una o più azzurre erano sempre nella premiazione.

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