Si è spento Piero Pinna, colonna della ginnastica sarda e nazionale italiano negli anni ‘60 e ’70, nella rosa dei mitici dei Giochi Olimpici di Roma. Non prese parte a quell’edizione, perché ancora troppo giovane, e perse quella di Città del Messico, nel 1968, per infortunio. Da allenatore ha fatto una splendida carriera, parallela a quella di giudice. Subentrò a Gino Urru come Direttore Tecnico della SG. Amsicora, società nella quale era arrivato dal Dopolavoro Ferroviario di Cagliari. Campione italiano juniores, persona amabile e stimatissima nell’ambiente, ha chiuso la sua esperienza da allenatore nella Ginnastica Cagliari, sempre legatissimo alla sua isola, malgrado lo sport lo abbia portato in giro per l’Italia e per il Mondo. Nella foto di gruppo è il secondo da destra, insieme a Pasquale Carminucci, Franco Menichelli, Bruno Franceschetti, Giovanni Carminucci, Vincenzo Mori, Luigi Cimnaghi e Sergio Luconi. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile. Il comitato regionale Sardegna con il suo presidente Stefania Soro, il numero uno della ginnastica italiana Gherardo Tecchi, il Consiglio Direttivo Federale Nazionale e il corpo giudicante, con in testa il referente Fulvio Traverso, si stringono nel dolore alla moglie Bruna, con lui nella foto, e ai figli Gianluca e Marco. Le esequi si sono tenute oggi presso la chiesa di Sant’Ambrogio a Monserrato, situata in piazza Padre Silvio Serri, davanti a tanta gente commossa. La gente di Piero!

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