A detta di molti è stato uno dei panel più belli del Festival dello Sport 2024 (CLICCA QUI). Di sicuro si sono divertite molto le ginnaste sul palco e gli spettatori in platea e nei palchetti del Teatro Sociale di Trento. L’evento era tra i più attesi: la squadra di ginnastica ritmica allenata da Emanuela Maccarani, il team bronzo olimpico a Parigi 2024 – con le aviere dell’Aeronautica Militare Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean, Laura Paris e la riserva delle Fiamme Oro Alessia Russo – ha risposto alle domande di Rachele Sangiuliano, per oltre un’ora, emozionando come sono abituate a fare in pedana. Le Farfalle si muovono in perfetta sincronia, quasi intuissero i pensieri, senza bisogno di parole. La loro affinità va oltre lo sport: si conoscono così bene che ogni gesto, ogni sguardo, sembra coordinato in modo naturale. Raccontando l’avventura olimpica e il percorso che le ha portate al bronzo francese, le ragazze hanno rivelato quella complicità invisibile che le rende una squadra affiatata, capace di muoversi con grazia e leggerezza anche lontano dalla pedana. Tutte portano con sé la medaglia dei Giochi e la mostrano in perfetta sincronia. La prima a prendere la parola è Alessia Maurelli, che con il bronzo al collo inizia dall’Olimpiade: “L’emozione più grande, oltre alle gare, è stata l’esperienza con Mr. Rain a Sanremo. Parigi rimarrà per sempre speciale, anche per come abbiamo vissuto quei momenti, consapevoli del lavoro che c’era dietro. La mia immagine dei Giochi 2024 è il bacio alla pedana, un gesto di gratitudine per tutto ciò che la ginnastica mi ha dato: 28 anni sono tanti per questo sport. Volevo rendere omaggio a tutto quello che la ritmica mi ha regalato. A Parigi, inoltre, ho ricevuto una proposta di matrimonio”. Martina sorride e commenta le parole dell’amica: “Ogni sport ha le sue difficoltà, ma la nostra è che ci giochiamo in due minuti e mezzo il lavoro di quattro anni. Per questo ci alleniamo in ogni occasione – scherza – anche in aeroporto, come abbiamo fatto appena atterrate a Parigi. Il video della nostra coreografia con i trolley è poi diventato virale”. Sul segreto di quell’Olimpiade, risponde Daniela: “Ci siamo preparate per due mesi con i ventilatori accesi per gestire meglio il nastro. Sapevamo che nei palazzetti ci sarebbe stata l’aria condizionata, che avrebbe potuto influire sulla gara”. Ma Agnese non è d’accordo: “Il segreto è il cerchio che formiamo prima di entrare in pedana. Non siamo scaramantiche, ma il cerchio lo facciamo sempre. È il momento in cui colleghiamo le nostre menti, e Alessia, la nostra capitana, ci incoraggia con le sue parole. Poi ho il mio rituale: quando mi trucco, inizio dall’occhio sinistro, poi passo al resto”. Alessia Maurelli sorride e riprende la parola: “Non ricordo esattamente il discorso di Parigi, l’ho fatto di getto, senza pensarci. Però ricordo quello di Tokyo: la notte prima sognai degli angeli, così dissi alle mie colleghe che dovevamo volare come angeli. E portò bene”. Il ricordo di Alessia Russo, che a Parigi seguiva dalle tribune: “Noi siamo in sei, ma in pedana possono esserci solo cinque atlete. Purtroppo non siamo noi a fare le regole. Da fuori si soffre molto di più, ma in qualche modo ero lì con loro. Ho tremato durante la gara e pianto alla fine. In un certo senso, c’ero anch’io”. Ma il vero segreto è fuori dal palazzetto: “Viviamo insieme, siamo in ritiro permanente. Stando sempre lontane dalle nostre famiglie, siamo diventate una famiglia, siamo sorelle. Litighiamo spesso con i nostri fidanzati perché vogliamo andare in vacanza sempre insieme. Dopo Parigi abbiamo fatto un viaggio tutti e dodici, ma il più bello è stato quello in Kenya”, racconta Laura. Alla domanda sul nome ‘Farfalle’, risponde Maurelli: “E’ riduttivo. Noi siamo guerriere. La nostra disciplina può richiamare l’idea della farfalla, ma abbiamo affrontato le Olimpiadi come guerriere. È limitante classificare la squadra con una sola parola”. Infatti, tutte hanno gli stessi due tatuaggi: i cerchi olimpici e la parola “guerriera”. Non mancano poi i momenti di leggerezza, come durante il gioco delle palette, in cui la conoscenza reciproca è sorprendente: per quasi tutte le risposte c’è unanimità. Chi è la più disordinata? Centofanti. Chi sceglie i ristoranti? La Paris. Chi è la più romantica? Nessuna alza la paletta. Domani si chiude con Sofia Raffaeli, bronzo olimpico individuale, e Milena Baldassarri, finalista a cinque cerchi sia a Tokyo, sia in Francia, lo scorso agosto. Il Vulcano di Chiaravalle si esibisce sul palco del teatro trentino e avrà il suo talk show, intervistata proprio dalla compagna di sempre e da un mito della ginnastica del calibro di Jury Chechi. Con le étoile fabrianesi sono passate a Trento tutte e undici le medaglie olimpiche della FGI. Anzi dodici, contando pure l’argento nipponico al Corpo Libero di Vanessa Ferrari. Una dozzina di olimpioniche, tutte donne, capaci di rendere la Gazzetta dello Sport ancora più…Rosea! 

Fonte:https://www.ilfestivaldellosport.it/ 

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