La seconda medaglia d’argento consecutiva, nelle prime due edizioni dei Campionati Mondiali di Parkour. Da Tokyo 2022 a Kitakyushu 2024, cambiano le città del Giappone ma non il risultato per Andrea Consolini. Ancora una volta vicecampione iridato della disciplina. La piazza d’onore del bresciano classe 2001 nella finale di Speed porta a tre i metalli nell’albo d’oro della Federazione Ginnastica d’Italia (due argenti per Andrea, il bronzo Freestyle di Davide Rizzi) e alza sempre di più le aspettative per la Nazionale italiana.
“Sono soddisfattissimo però potevo esserlo ancora di più con una medaglia d’oro – ammette Consolini, tesserato per la Brixia di Brescia, dopo la cerimonia di premiazione sul podio nipponico al Katsuyama Park – Peccato non aver disputato la finale, c’era molta potenzialità. Basti pensare che questa medaglia d’argento è arrivata per millisecondi di differenza con il primo (lo svizzero Caryl Cordt-Moller, il traceur mascherato della cerimonia di apertura di Parigi 2024 ndr). Avevo ancora molto da dare. Quindi per forza al prossimo Mondiale, e in tutte le prossime competizioni, punterò ovviamente all’oro!“.
Entusiasta anche coach Francesco Venturelli, che lo allena in società e segue Andrea da sempre, oltre a far parte dello staff della Nazionale azzurra insieme all’altro tecnico Marco Bisciaio: “E’ arrivato pronto a questo Mondiale, è riuscito ad abbassare il tempo e a livello psicologico è migliorato: in semifinale si è liberato di ogni tensione e fatto la gara che sa fare – ha spiegato Venturelli – e alla fine ha pagato la nostra scelta ponderata di non ripetere la run. Sono convinto che anche allenarsi in palestra con altri atleti, come Giulio De Carolis, gli dia ulteriori stimoli per crescere”. In generale, la soddisfazione è per tutto il lavoro svolto e portato in campo gara dal Team Italia: “I complimenti vanno a tutti i ragazzi, nella Speed abbiamo dimostrato di essere competitivi su ogni tipo di percorso anche con Luca Demarchi e pure nel Freestyle Lautaro Chialvo e Fausto Vicari hanno lavorato al meglio”.
Per completare i podi iridati di Kitakyushu, domenica sono state assegnate le medaglie anche nel Freestyle femminile, in una classifica, anche in questo caso, decisa sulla base della qualifica a causa della cancellazione della finale per maltempo. Medaglia d’oro per la cinese Shang Chunsong, brava a tenersi alle spalle la messicana Ella Bucio, già campionessa dello Speed 2024. Terzo gradino del podio per l’americana Audrey Johnson, alla seconda medaglia dopo la piazza d’onore nella velocità. Per la prima volta si è tenuto anche il Mondiale junior di Parkour. Nello Speed trionfa il ceco Marek Simara, seguito dal messicano Felipe Macedo e dal turco Mirza Ali Dolek. Nel Freestyle si è tenuto conto della classifica di qualifica (era tra le finali cancellate domenica) dunque titolo al giapponese Ishida Eita, argento al messicano Emiliano Torres e ancora bronzo per Dolek. Nella Speed femminile doppietta nipponica con Kohana Imafuku e Harune Tomita, la ceca Eliska Jarosova completa il podio. Bis giapponese anche nel Freestyle, con oro e argento alle padrone di casa Hazuki Kishigami e Mai Jikuya, bronzo per la turca Irem Acimis.
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