È tutto pronto al Palazzo del Turismo di Piazza Brescia, a Jesolo Lido. Un bel sole primaverile ha sorriso tutto il giorno alle delegazioni che domani – dalle 10.00 con le juniores e nel primo pomeriggio, dalle 15.00, con le senior – daranno vita alla sedicesima edizione del famoso torneo internazionale di ginnastica artistica femminile. Quando si sente “Jesolo Trophy” significa che la stagione sta decollando e quest’anno il merito è di una nuova bellissima realtà, nata nel settembre del 2024. Impossibile dimenticarsi il nome, perché porta quello della città lagunare, l’Artistica Jesolo, e nello stemma il dragone, che è anche lo storico premio al quale ambiscono tutte le ginnaste in gara.
La SSD del presidente Giulio Sancilio si avvale della collaborazione delle sue tecniche – Elisa Ossanna, Simonetta Carli, Giada e Sara Fedrigo, Maria Grazia Mainente e Aurora Bottosso – che seguono i gruppi di base e agonistici nella palestra in via Aldo Moro 1. È grazie a loro e all’immancabile factotum Giorgio Citton, se anche il ciclo olimpico sulla Road to Los Angeles partirà dal Veneto. L’apertura sarà da brividi, come cantavano Mahmood e Blanco, con l’esibizione del club organizzatore e del gruppo “avanzato” della New Body Line 2 (società di danza di Cavallino Treporti) coreografato da Cleo Bagarotto su un field of play completamente tricolore. Dopo la sfilata delle bandiere, sotto lo sguardo del sindaco Christofer De Zotti e dell’assessore allo sport Martina Borin, oltre ai duemila spettatori attesi sugli spalti, le quattordici squadre in lizza, tra giovanili e big, si presenteranno con un ingresso musicale, da non perdere. Appuntamento, quindi, nell’impianto jesolano oppure su Volare TV, il canale della FGI su SportFace, per la lunghissima diretta con il commento tecnico di Ilaria Colombo. La produzione televisiva è di Ave Media Solutions, il regista è Alessandro Rizzo e al suo fianco ci sarà Aurora Cadamuro, in assistenza per la grafica. Il Segretario di gara è Fabrizio Dionisi e lo speaker Roberto Gemme, la voce storica dell’evento iniziato nel lontano 2008, alla vigilia, pensate, dei Giochi Olimpici di Pechino.
Di fronte ad un comitato organizzatore così speciale e ad un programma che ci toglierà il fiato, i tecnicismi della competizione sembrano quasi passare in secondo piano. Il DTN Enrico Casella, però, ha reso noto l’ordine di salita: l’Italia Senior A, le attesissime Fate della generazione Hollywood, la vedremo al volteggio con Esposito, Barzasi, Marano, Tonelli e Fioravanti; alle parallele asimmetriche con Marano, Esposito, Alice D’Amato, Fioravanti, Barzasi e Tonelli, e Asia D’Amato sugli staggi da individualista; alla trave Barzasi, Esposito, Fioravanti, Tonelli, Marano e Alice D’Amato; al corpo libero Esposito, Barzasi, Marano, Tonelli e Fioravanti. Assente Giulia Perotti, infortunatasi alle parallele nell’ultimo test di Brescia. Per la stella di Vercelli solo una minuscola infrazione del 5° metacarpo della mano sinistra che non le ha impedito però di essere qui a Jesolo, a fare il tifo per le compagne. Sentiremo di sicuro la sua voce in postazione commento e le chiederemo come va. Purtroppo, questa mattina, si è fermata anche Anthea Sisio, la piccola dell’Aiace Ginnastica per una botta al malleolo, in prova podio. E con lei sono out pure la statunitense Zoey Molomo e la canadese Aila Mckinley.
Oltre alle rappresentative di Italia, Brasile, USA, Germania, Canada, Spagna e Romania, da tenere d’occhio c’è pure la maltese Philippa Busuttil, allenata dal siciliano Dario Santacroce e trasferitasi da qualche tempo in quel di Cesena, alla corte di Massimo Gallina nella Renato Serra, mentre in Serie A vestiva il body della Giglio Montevarchi. Un ringraziamento speciale, in conclusione, per l’ospitalità deve andare a Jesolo Turismo, della presidente Eleonora Baldo e della direttrice Claudia D’Avanzo). Allacciamoci le cinture, dunque, ci attendono due giorni di ginnastica davvero straordinari, senza dimenticare la Gold Star delle Allieve, domenica mattina. Una due giorni dove alcune delle ginnaste più forti del prossimo futuro scriveranno i loro nomi non sulla sabbia del Lido di Jesolo, dove può cancellarli il mare, e nemmeno nella polvere di magnesia che svanirà tra le spazzole di un’aspirapolvere, ma sul tabellone indelebile del torneo portafortuna dell’artistica planetaria che da sedici anni tiene a battesimo le Queen dei grandi attrezzi femminili.
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