Che cos’è la ginnastica artistica
La ginnastica artistica è uno sport tecnico-combinatorio (discipline in cui vi è una valutazione da parte della prestazione da parte di una giuria), è uno sport ciclico ossia caratterizzato dalla ripetizione di cicli stereotipati di movimento, ed è closed skills in quanto il compito motorio è eseguito in un ambiente prevedibile e che non necessita di adattamenti.
La ginnastica artistica non è uno sport a scontro diretto con l’avversario, l’unico diretto avversario in questa disciplina diventa l’attrezzo stesso, risulta evidente che l’approccio con i vari attrezzi di gara deve avvenire da subito, sotto forma di gioco, proponendo metodiche di allenamento atte a dare sia una buona base di preparazione fisica generale, ma principalmente uno stretto contatto con l’attrezzo attraverso la preparazione fisica specifica, che nella realtà rispecchia il vero lavoro di specializzazione che negli anni dovrebbe portare la ginnasta a conseguire al meglio una ottima preparazione tecnica.
La preparazione fisica generale rappresenta una tappa iniziale in quanto influenza notevolmente tutti gli organi e sistemi che garantiscono l’attività motoria, attraverso la corsa lunga e intervallata si aumenta la resistenza generale, si perfeziona la tecnica della corsa, si migliora l’elasticità muscolare, si perfeziona il sistema respiratorio, e cardiovascolare. Alla ginnastica artistica appartengono esercizi di deambulazione, salti, ammortizzazione, trazione e principalmente esercizi posturali, educare le ginnaste ad una corretta postura, favorisce non solo una migliore esecuzione dei movimenti ginnici ma principalmente evita, paramorfismi e atteggiamenti che possono insorgere.
La preparazione fisica specifica rappresenta il mantenimento e lo sviluppo di quelle qualità, di quegli organi e sistemi dell’organismo che garantiscono un assimilazione soddisfacente degli esercizi ginnici eseguiti in tutti gli attrezzi, è compito della Preparazione sviluppare forza ed elasticità di determinate fasce muscolari, la mobilità della colonna vertebrale, delle articolazioni scapolari e coxofemorali, la capacita di salto, la destrezza fine, la coordinazione dei movimenti, il mezzo fondamentale della PFS è rappresentato, in primo luogo, dagli esercizi di gara e dagli esercizi preparatori specifici per il gesto motorio da eseguire.
In base alle ipotesi di allenamento ci rendiamo conto di come sia importante la PFG nella prima fase di avviamento che con l’avanzare degli anni va diminuendo a vantaggio della PFS, visto che ci avviamo alla specializzazione della disciplina con l’incremento sempre crescente delle difficoltà tecnico-combinatorie degli esercizi ginnici; ma ciò non toglie che comunque una ginnasta ha bisogno di mantenere alto anche il livello della PFG, in quanto molto spesso si ritorna su determinati elementi, in relazione alla crescita della ginnasta che si rapporta con un attrezzo che rimane sempre lo stesso, questo crea delle difficoltà esecutive dell’elemento ginnico, e di conseguenza, bisogna riprogrammare l’allenamento in base alle fasi di crescita.
In ogni caso l’unione di entrambe i tipi di preparazione, mirano ad uno sviluppo fisico-multilaterale della ginnasta nell’ambito di un processo d’insegnamento, educazione e aumento delle possibilità condizionali.
La metodologia d’insegnamento della ginnastica artistica offre un vastissima gamma di esercizi a carattere specifico per l’acquisizione delle abilità tecniche ma anche una straordinaria varietà di esercizi di Preparazione generale. Tale varietà di mezzi, collocabili nell’ambito delle esercitazioni a carattere condizionale, si spiega con una consuetudine, largamente diffusa nella ginnastica artistica, di finalizzare le esercitazioni a carattere tecnico al conseguimento di obiettivi di carattere generale. Questa scelta è giustificata in primo luogo dall’esiguità di tempo a disposizione per raggiungere obiettivi a carattere generale vista la necessità di dedicare gran parte dell’allenamento per l’apprendimento delle abilità tecniche. Un secondo ordine di motivazioni deriva dalla tradizionale tendenza a ritenere alcune esercitazioni atte a migliorare le capacità a carattere condizionale come la forza, non del tutto consono rispetto all’età cronologica delle atlete.
Per ragioni di carattere fisiologico e strutturale risulta però assai vantaggioso per la ginnastica artistica, un avviamento all’attività agonistica in un’età molto precoce rispetto alla maggioranza delle attività sportive. La conseguenza di tali scelte è che lo sviluppo della PFG è costretta a mediare tra la necessità di sviluppare precocemente capacità condizionali indispensabili a sviluppare le abilità tecniche e il rispetto delle tappe di sviluppo corporeo corrispondente all’età cronologica delle atlete stesse.
In altre parole, si può dire che in questa disciplina sportiva, la tendenza ampiamente diffusa a considerare, all’interno della programmazione dell’allenamento, uno sviluppo integrato della componente fisica e di quella tecnica, ha sempre rappresentato un aspetto determinante. Ciò deriva dal fatto che il modello di prestazione prevede una interdipendenza tra le due componenti ma più che in qualunque altra disciplina sportiva risulta determinante la correlazione esistente tra l’attività finalizzata l’acquisizione delle abilità tecniche e il potenziamento delle capacità condizionali. Una esecuzione tecnicamente corretta è spesso impossibile senza una forza sufficiente. La performance della ginnastica, con gli elementi acrobatici e gli innumerevoli virtuosismi agli attrezzi, richiede spesso una grande quantità di forza. Con una forza
insufficiente il ginnasta impara quella particolare applicazione della tecnica che deve essere poi reimparata quando avrà acquisito una maggiore forza. Reimparare può richiedere molto tempo, essere frustrante ed essere fonte di inefficienza nel processo di allenamento.
L’attività di PFS svolta dal ginnasta è costituita principalmente da esercizi che riproducono frazioni di elementi tecnici. Questi si eseguono utilizzando gli attrezzi di gara o attrezzi opportunamente modificati che consentono l’intervenendo dei gruppi muscolari specifici. Il potenziamento delle capacità condizionali nella ginnastica viene tradizionalmente inteso come un intervento che mira sia a facilitare l’esecuzione dei movimenti tecnici sia a renderli più difficoltosi aumentando le resistenze esterne.
La P.F. delle ginnaste rappresenta il processo d’educazione delle qualità fisiche necessarie per l’assimilazione degli esercizi ginnici in tutti gli attrezzi, di conseguenza è in stretto rapporto con gli atri tipi di preparazione, e in particolare con quella tecnica. Le ginnaste per poter eseguire gli esercizi definiti dal codice dei punteggi internazionale dovranno obbligatoriamente possedere un alto livello delle qualità fisiche fondamentali: forza, velocità, resistenza, flessibilità, coordinazione.